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Piena soddisfazione della commissione Ambiente del Consiglio Regionale dopo il sopralluogo nei territori geotermici

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Per il presidente Baccelli la geotermia è «una grande risorsa, un volano di sviluppo per il territorio». Il resoconto della visita.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Come annunciato nelle scorse settimane, un nutrito gruppo di rappresentanti della commissione Ambiente del Consiglio Regionale toscano ha raggiunto i territori geotermici per un “sopralluogo”, una visita voluta per conoscere più da vicino i luoghi che rappresentano il complesso geotermico più antico del mondo.
Alla visita hanno partecipato il vicepresidente della commissione Giacomo Giannarelli (M5S) e i consiglieri Francesco Gazzetti (PD), Monia Monni (PD), Elisa Montemagni (Lega), Alessandra Nardini (PD), Andrea Pieroni (PD), Roberto Salvini (Lega), nonché il presidente Stefano Baccelli (PD). Insieme a loro i sindaci di Pomarance Loris Martignoni, di Castelnuovo Val di Cecina Alberto Ferrini, di Monteverdi Marittimo Carlo Giannoni, di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine e di Radicondoli Emiliano Bravi. Erano inoltre presenti Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel Green Power, e Donato Leone, responsabile affari istituzionali territoriali Italia.
Proprio i due rappresentanti di EGP hanno ripercorso la storia della geotermia in Toscana dove si è sviluppato il know how che l’azienda esporta in tutto il pianeta. Delle 34 centrali che Enel Green Power gestisce, 15 sono in provincia di Pisa per un totale di 16 gruppi di produzione; 9 sono nella provincia di Siena per 10 complessivi gruppi; altre 10 si trovano nella provincia di Grosseto per un totale di 11 gruppi di produzione. Nel pisano la produzione geotermica si attesta su 2.920 Gwh annui, nel senese si arriva ai 1.439 GWh, a  Grosseto a 1.189 GWh. Gli oltre 5 miliardi e mezzo di KWh prodotti in Toscana corrispondono al consumo medio annuo di oltre due milioni di famiglie e forniscono calore utile a riscaldare circa 9.500 utenti, 28,5 ettari di serre, caseifici e ad alimentare una importante filiera agricola, gastronomica e turistica. «Il 2015 – ė stato rilevato nel corso dell’incontro – ha fatto registrare il record della produzione con 5.820 GWh e un aumento di quasi 250 GWh rispetto all’anno precedente. Record reso possibile sia dall’ottimizzazione tecnologica degli impianti sia dalla disponibilità dei pozzi minerari gestiti da Enel Green Power nell’ottica di una coltivazione geotermica attenta all’ambiente e all’equilibrio del ciclo geotermico». Così, ad oggi la geotermia soddisfa più del 27% del fabbisogno elettrico regionale con ricadute importanti sul territorio anche in termini occupazionali con 700 dipendenti diretti e più di 1.000 nell’indotto.
Il sopralluogo è stato occasione anche per una visita al Museo della Geotermia, fondato alla fine degli anni cinquanta, e rinnovato nel 2013, per raccontarne la storia attraverso l’illustrazione di tecniche di ricerca e perforazione tramite modelli. Un museo che ripercorre -oltre alla storia della ricerca geotermica italiana- anche la storia di un territorio che, proprio grazie alla geotermia, ha costruito una parte importante del proprio vissuto sociale ed economico. La giornata è proseguita con la visita alla centrale di Valle Secolo, l’impianto geotermico più grande d’Europa con 120 MW di potenza installata.
«La geotermia – ha osservato il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni – è estremamente importante per il territorio. Se ci fosse un problema legato alla salute, saremmo i primi ad intervenire. Allo stato attuale non ci sono elementi scientifici che parlano ricadute dannose sui cittadini, gli autorevoli studi esistenti affermano anzi che la geotermia non costituisce un problema sanitario. La geotermia è elemento insostituibile, non è una coltivazione semplice per effetto del campo geotermico. Enel ha sviluppato una gestione del serbatoio assolutamente efficiente. Ė importante che continui perché è una garanzia per tutti. Il sindaco ha dunque precisato di »non essere contrario in principio alla ricerca e alla possibilità di centrali a circuito chiuso, laddove la risorsa le renda possibili. Gli impianti di Bagnore costituiscono un modello in questo senso».
Piena soddisfazione è arrivata anche dai rappresentanti della commissione Ambiente del Consiglio regionale. Il presidente Baccelli ha confermato che per il territorio la geotermia è «una grande risorsa. Un volano di sviluppo per il territorio. È indubbio che la geotermia sia una grande risorsa da sfruttare sempre di più utilizzando le nuove tecnologie per mitigare l’impatto ambientale e puntando a raggiungere l’autosufficienza energetica, vera priorità dell’agenda politica regionale».