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PIEMONTE: A MAGGIO 2010 AL VIA CANTIERI NUOVO PALAZZO REGIONE

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Anche la geotermia tra le risorse usate

Fonte: ASCA

Autore: ASCA

Torino, 19 nov – Per realizzare la nuova sede, la
Regione ricorre allo strumento del leasing immobiliare in
costruendo. Il costo dei lavori e’ stimato in circa 262
milioni di euro, ma il bando sara’ aggiudicato secondo il
criterio del prezzo piu’ basso offerto per il canone
(comprensivo di rata capitale e interessi). Il finanziamento
prevede una maxicanone iniziale a cui la Regione fara’ fronte
sia alienando alcuni immobili attualmente occupati dagli
uffici (tra questi c’e’ la storica sede di piazza Castello),
sia vendendo i 96mila mq attorno alla torre (destinati a usi
residenziali, commerciali e servizi privati). Successivamente
verra’ pagato un canone annuale per la durata di 20 anni.
L’obiettivo dell’amministrazione e’ di arrivare a pagare una
rata di leasing inferiore ai canoni d’affitto attuali, che
incidono sulle casse piemontesi per 13 milioni l’anno. Un
obiettivo non difficile da raggiungere se si tiene conto che
i diritti edificatori dell’area sono stimati in circa 60-70
milioni di euro e che gli immobili di proprieta’ regionale
hanno un valore di almeno 80 milioni di euro. Non solo: il
risparmio energetico e quello in termini di logistica (un
edificio solo ha costi inferiori rispetto a 40 sedi
distaccate) frutteranno una cifra tra i 4 e i 5 milioni di
euro annui.
Sottoposto ad un protocollo internazionale per la
certificazione della sostenibilita’ ambientale degli edifici,
il progetto ha conseguito un punteggio pari a 3.4, ossia il
valore di assoluta eccellenza. Questo sistema di valutazione
e certificazione, valido al momento in fase di progetto,
stima il livello di qualita’ ambientale, misurando la
prestazione dell’edificio rispetto al consumo di risorse,
alle emissioni di CO”, al comfort termico e alla
controllabilita’ degli impianti tecnologici . E’ intenzione
della Regione sottoporre la torre allo stesso protocollo
anche in fase di costruzione e poi di utilizzo del Palazzo
una volta completato.
Le scelte tecnologiche adottate sono di alto profilo, volte a
ridurre il consumo energetico e favorire l’utilizzo di fonti
rinnovabili, limitando inoltre l’emissione di sostanze
inquinanti come i gas serra. In sintesi, si prevede un
sistema combinato che comporta l’impiego del
teleriscaldamento e della geotermia con acqua di falda a
ciclo chiuso (senza consumi idrici).