Geotermia al centro del consiglio comunale che si è svolto martedì a Piancastagnaio. La lista civica "Prospettiva Comune" ha presentato cinque mozioni sul tema chiedendo, principalmente, l’impegno del sindaco e della giunta a imporre all’Enel il completamento del nuovo termodotto dalla centrale Pc3 a Casa del Corto e la dismissione della centrale Pc2; la sospensione di ogni ulteriore attività geotermica; la procedura di Via – Valutazione di impatto ambientale – per gli impianti Enel già esistenti; l’applicazione del "principio di precauzione" per tutelare cittadini e ambiente; la commissione di nuovi studi epidemiologici; la costituzione di una commissione comunale con soggetti esterni esperti in materia di inquinanti. Le cinque mozioni sono state respinte. Fabrizio Agnorelli "Tutte le questioni avanzate dalla lista civica con le mozioni – afferma Fabrizio Agnorelli, sindaco di Piancastagnaio – sono da tempo all’attenzione dell’amministrazione comunale e molte sono già in esecuzione: il nuovo termodotto, che consentirà di abbandonare la fornitura di calore dalla vecchia centrale, è in gran parte realizzato e, con la prossima estate, la centrale Pc2 comincerà la fase di dismissione. Gli studi richiesti sono stati tutti realizzati. Quelli ambientali hanno escluso l’interconnessione tra la falda superficiale e il bacino geotermico, stanno proseguendo con le misurazioni dirette del primo piezometro e continueranno con il monitoraggio idrico e gli approfondimenti delle verifiche per la qualità dell’aria. Gli studi epidemiologici, poi, che hanno evidenziato la mancanza di collegamento tra le patologie in eccesso nell’aree geotermiche e le problematiche ambientali, continuano con la raccolta dei dati e gli approfondimenti, per i quali si è costituito in questi giorni un gruppo di lavoro con Agenzia regionale di sanità della Regione Toscana, medici di medicina generale e, responsabili di Asl e Società della Salute". Geotermia "La tutela dei cittadini e del territorio – aggiunge Agnorelli – è, da sempre, una nostra priorità. Ogni intervento legato al piano di riassetto geotermico dell’area pianese, che non prevede nuove centrali ma la dismissione di quella più obsoleta, è sempre stato subordinato al principio di precauzione. Proprio in virtù di tale principio, e per attendere la conclusione dello studio epidemiologico dell’Agenzia regionale di sanità e delle verifiche ambientali, c’è stato lo slittamento degli interventi previsti, come dimostra la procedura per la Valutazione di impatto ambientale che è durata circa due anni e che, dopo il parere favorevole della Conferenza dei servizi della Regione Toscana del 23 febbraio, sarà approvata dalla giunta regionale, aprendo la strada alla dismissione della centrale Pc2, vecchia, obsoleta e di forte impatto paesaggistico e creando le condizioni per il massimo utilizzo del calore geotermico, sia per le attività industriali che per usi civili". "Continueremo a vigilare – conclude Agnorelli – e a chiedere a Enel, insieme alla Regione, che sia attuato ogni possibile miglioramento per ridurre l’impatto ambientale dell’attività geotermica, soprattutto sul fronte delle emissioni. Al tempo stesso, chiediamo alla Regione di proseguire l’approfondimento di tutti gli studi avviati, sia attraverso i rapporti con Università ed enti di ricerca che con l’ausilio degli esperti che compongono il comitato tecnico appositamente costituito per valutare tutti gli aspetti tecnico-scientifici connessi con l’attività geotermica".