Il sindaco Vagaggini: «Per il nostro Comune è un grande traguardo, perché questo era uno dei nostri obiettivi principali»
Dopo la realizzazione degli impianti di teleriscaldamento nelle aree artigianali di “Case del Corto” e de “La Rota”, senza contare quello dedicato a Floramiata, nei giorni scorsi è stato inaugurato il primo teleriscaldamento geotermico residenziale nel territorio comunale di Piancastagnaio.
Un traguardo storico per l’antico borgo dell’Amiata senese, che ufficializza il fine lavori per il primo lotto dell’infrastruttura dedicata al capoluogo di Piancastagnaio.
Ed è già pronto a guardare al futuro: l’implementazione del secondo lotto dell’opera è già in fase di realizzazione a seguito dell’aggiudicazione della gara di appalto.
Una volta completato, nel centro abitato di Piancastagnaio il riscaldamento locale (compresa la produzione di acqua calda) potrà diventare completamente carbon free con circa mille utenze potenzialmente teleriscaldate, quindi senza emissioni da caldaie e stufe a legna, azzeramento della CO2 da fonti di riscaldamento e niente polveri in prossimità dei luoghi in cui le persone vivono e lavorano.
«Per il nostro Comune è un grande traguardo – spiega il sindaco Luigi Vagaggini – perché questo era uno dei nostri obiettivi principali. Un progetto in cui abbiamo fortemente creduto, anche quando sembrava molto difficile da realizzare. Grazie alla collaborazione con Enel Green Power e al lavoro delle nostre strutture oggi inauguriamo la prima porzione di teleriscaldamento che porterà benefici ai cittadini, sia dal punto di vista economico che ambientale, ma anche per la qualità del servizio stesso che garantirà una temperatura costante di acqua calda e riscaldamento. Per noi la geotermia è questo, una risorsa che deve portare benessere a tutta la cittadinanza ed è proprio il lavoro che come Amministrazione comunale stiamo portando avanti».
Il progetto è stato infatti voluto dal Comune e realizzato col supporto di Enel Green Power, che fornisce i cascami del vapore geotermico delle vicine centrali geotermiche PC 4 e PC5, affinché non vadano sprecati ma anzi possano incrementare benessere e sostenibilità per gli abitanti di Piancastagnaio attraverso il teleriscaldamento.
Il teleriscaldamento geotermico permetterà infatti alla cittadinanza che ne usufruirà di risparmiare fino al 50% per i costi del riscaldamento e dell’acqua calda (nel caso il confronto sia con caldaie alimentate a gas, mentre nella fattispecie del gasolio il risparmio arriva al 60-70%).
Al clima risparmierà invece l’emissione in atmosfera 3.700 ton/anno di CO2 ed eviterà, al contempo, importazioni per circa 1.200 Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP).
«Questa inaugurazione conferma che la geotermia è una risorsa a 360° – commenta il responsabile Geotermia Italia di EGP, Luca Rossini – perché questa energia non rappresenta soltanto il 70% della produzione rinnovabile in Toscana, capace di soddisfare più del 30% del fabbisogno elettrico regionale, ma è anche preziosa per i suoi utilizzi cosiddetti plurimi, a partire dal calore. Il teleriscaldamento, infatti, è un esempio di economia circolare: la risorsa termica è una forma di energia residuale del processo di produzione geotermico e senza questo progetto non sarebbe stata utilizzata; in tal modo, invece, essa porta benessere alla cittadinanza, porta benefici all’ambiente, consente di risparmiare nelle spese di riscaldamento e può funzionare da incubatore per far nascere nuove attività produttive che potranno usufruire del basso costo del calore. Il nostro impegno come azienda è di favorire ed accompagnare tutti i processi che implementino il distretto geotermico creando valore condiviso per le comunità locali in termini energetici, economici, sociali e occupazionale».
Sotto questo profilo nella nostra Regione il teleriscaldamento geotermico rappresenta un punto di forza per la Toscana dal cuore caldo, con importanti vantaggi legati a risparmi economici, riduzione delle emissioni climalteranti e di quelle inquinanti in 9 dei Comuni geotermici toscani sede d’impianto: Castelnuovo Val di Cecina (PI), Chiusdino (SI), Monterotondo Marittimo (GR), Monteverdi Marittimo (PI), Montieri (GR), Piancastagnaio (SI), Pomarance (PI), Radicondoli (SI) e Santa Fiora (GR).