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Piancastagnaio. Floramiata: sempre più concreto l’interesse all’acquisto da parte di un pool di imprenditori. Sismondi fiducioso

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Il curatore fallimentare ha incontrato i sindacati e i lavoratori; in caso di acquisto sarebbero 75 su 130 gli assunti: “Un bicchiere pieno al 60%, percentuale da dove dobbiamo partire”

Fonte: AmiataNews.it

Autore: Marco Conti

“Dopo due tentativi non andati a buon fine per l’assenza di offerte, s’è deciso col giudice fallimentare che non fosse producente approntare una nuova asta, senza una testimonianza di una una reale manifestazione di interesse”. E’ con queste parole che il curatore fallimentare di Floramiata, dott. Gianni Sismondi, si è presentato alla stampa nel pomeriggio di oggi, 7 Dicembre, dopo aver incontrato in mattinata lavoratori e sindacati per fare il punto della situazione, dopo il fallimento dell’azienda florovivaistica nell’Ottobre 2015 e da più di un anno in esercizio provvisorio, più volte prorogato nel cercare di garantire, per quanto possibile, un sostegno economico ai 132 dipendenti e nel trovare soluzioni per la vendita dell’azienda.
L’intensa giornata di oggi, potrebbe però essere una tappa fondamentale per un percorso lungo e difficile che ha già causato l’allontanamento definitivo dal lavoro di decine di stagionali, sostanzialmente mai reintegrati. Infatti, sembra sempre di più prendere corpo e sostanza, l’interesse verso Floramiata di un pool di imprenditori (due toscani e due pugliesi, di cui tre imprenditori operanti nel settore e un investitore), che potrebbe rilevare l’azienda nel momento in cui verrà presentata, con queste determinate condizioni di concreto interesse, la nuova asta, prevista dopo la metà del prossimo Febbraio.

Floramiata_Sismondi“Sono necessarie determinate condizioni, – ha proseguito Sismondi – ma l’interesse di questo gruppo di imprenditori, consente a me e al liquidatore giudiziale Franchi e al giudice dottor Soscia  del tribunale di Siena, di procedere concretamente a una nuova asta, che, comunque, pur in caso di vendita, potrà essere assegnata se non in via provvisoria. Per legge, chi acquisterà dovrà sottostare a due necessarie condizioni per l’acquisto: un accordo sindacale per i dipendenti e il pagamento del prezzo stabilito.” A tal proposito, Sismondi ha puntualizzato che gli imprenditori suddetti, “Si sono impegnati a assumere almeno 75 persone delle attuali 130, anche se l’auspicio è che gli eventuali non assunti, possano trovare una ricollocazione. Un bicchiere pieno al 60%, percentuale da dove dobbiamo partire, come ho già detto loro quest’oggi. I lavoratori  – ha continuato il curatore – hanno accolto queste informazioni in silenzio, senza discutere. Tutti sappiamo che se non si fosse presentata questa serie e affidabile opportunità, sarebbe stato un dramma per tutto e tutti, vista la scadenza dell’esercizio provvisorio il 31 Dicembre. Oggi abbiamo una prospettiva che può essere concretizzata; dobbiamo avere fiducia. Presto, non appena concessa l’autorizzazione dal giudice, saranno pubblicati il bando d’asta e il disciplinare di vendita.”

Una speranza con delle certezze, questa può essere la valutazione di una giornata che potrebbe segnare il confine per una rinascita di uno dei poli florovivaistici più importanti d’Europa, oggi simbolo di una crisi dell’area (ricordiamo la grave situazione della Rivart e di molte aziende del Progetto Amiata) che viene da lontano e che si è manifestata in tutto il suo essere e dolore per i lavoratori, per gli stessi imprenditori, gli amministratori locali, i sindacati e le centinaia di famiglie coinvolte. Motivo per affrontare le prossime settimane col giusto approccio che dovrà essere guidato da filosofie principalmente imprenditoriali, con piani industriali adeguati a una situazione che dovrà ripartire in mentalità e impiantistica e dove ognuno dovrà avere il proprio ruolo nell’interesse primario dell’impresa e dei lavoratori.
Floramiata è un bene troppo prezioso come tutti i suoi dipendenti e lo stesso Dottor Sismondi, che consideriamo, avendolo ascoltato in altre occasioni, parte integrante di una volontà per una nuova nascita di Floramiata.