Giornata a dir poco impegnativa, quella di ieri, 6 Aprile 2017, per “Floramiata”, dove è stata resa pubblica la lista dei 78 nominativi dei lavoratori che verranno assunti mercoledì prossimo da Amiata Flor, il gruppo che si è aggiudicato, lo scorso 22 Febbraio, l’asta di vendita del polo florovivaistico amiatino, dopo il suo fallimento, dichiarato nell’Ottobre 2015.
Martedì 11 Aprile, infatti, ci sarà a Siena, la firma notarile, dell’atto di acquisizione da parte di Amiata Flor che, a partire dal giorno successivo, sarà operativo nella sede dello stabilimento di Piancastagnaio, con in forza subito 78 dipendenti a tempo indeterminato, più 5 a tempo determinato con un contratto, questi ultimi, di almeno tre mesi.
Una giornata intensa, comprensibilmente difficile per tutti, sia per chi ha scelto e per chi, soprattutto, non lo è stato. Un giorno annunciato, amaro, che si è avvicinato su un calendario temuto, ancora non conosciuto, nella scelta di chi assumere sin da subito. Ma anche un giorno di speranze fatte realtà, quella della continuità data a un’azienda che, pur giovane (circa 35 anni), era fallita e con essa i sogni di quasi 130 dipendenti a tempo indeterminato e dei circa 80 a tempo determinato.
Protagonista in questo periodo il management di Amiata Flor,gruppo imprenditoriale costituito da più imprese (la Homleg, Alberto Dainelli – socio di maggioranza, la Giorgio Tesi Group, la Barile Flower Service, e due soci di minoranza operanti nel settore delle energie alternative a e nel florovivaistico), attraverso il suo Amministratore Delegato, Dott. Marco Cappellini, che ricopre il ruolo di Direttore Generale nella Giorgio Tesi Group.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente in giornata, e gli abbiamo chiesto come…(continua)