La data è sabato 26 ottobre, il luogo Via dei Fori Imperiali a Roma.
E’ questo l’appuntamento che Greenpeace, Legambiente, Wwf, Kyoto Club, Anter, Giga, Msa e molte altre associazioni ambientaliste e delle rinnovabili lanciano per quella che definiscono “una grande manifestazione a favore delle energie rinnovabili che vuole essere una giornata di festa in cui l’Italia delle energie pulite e sostenibili scenderà in piazza“.
L’obiettivo della manifestazione è dimostrare che esiste già “un nuovo modello per produrre e consumare energia: distribuito, di piccole dimensioni, democratico, sostenibile, rispettoso ed integrato nel territorio” e per reprimere il tentativo che da più parti sta cercando di mettere un freno alla diffusione delle energie rinnovabili, adducendo a queste la responsabilità dell’aumento delle bollette per i cittadini e per le imprese.
La discussione sui costi dell’energia e sul peso che su di essi fanno gravare gli incentivi per le rinnovabili, si sono diffuse e intensificate negli ultimi mesi con prese di posizione nette da parte di molti e che da ultimo sono state fatte proprie anche dal Ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato che ha annunciato l’ipotesi di emettere un bond per ridurre gli oneri delle rinnovabili nelle bollette dei consumatori italiani.
La proposta (inserita nella bozza del DL Fare bis, che data la situazione contingente potrebbe non vedere mai la luce) sembra prevedere che una parte del fabbisogno finanziario necessario alla copertura dei costi della bolletta per gli incentivi alle rinnovabili venga reperita sul mercato mediante l’emissione –da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) – di obbligazioni con una durata, anche differenziata, fino a 30 anni.
Ipotesi che non trova il consenso da parte del mondo delle rinnovabili.
“Scendiamo in piazza perché crediamo in un futuro energetico italiano incentrato sulle fonti rinnovabili e l’efficienza nell’uso delle risorse.“ si legge nell’incipit del manifesto, che continua portando i dati che hanno caratterizzato negli ultimi anni il settore e che dovrebbero continuare in futuro.
“La rivoluzione energetica iniziata in questi anni con oltre 600mila impianti distribuiti nel nostro Paese e oltre il 30% dei fabbisogni soddisfatti non deve essere fermata. Perché oggi è possibile ridurre la dipendenza dalle fonti fossili, che fanno male alla salute delle persone, danneggiano l’ambiente e aggravano la crisi economica. E perché è qui l’interesse dell’Italia e di tutti i cittadini, ma anche l’unica prospettiva di sviluppo che permette di fermare i cambiamenti climatici, ridurre la povertà e garantire la pace“.
Dunque il riferimento alla situazione attuale:
“Scendiamo in piazza perché siamo a un passaggio decisivo, e dobbiamo reagire con forza a un attacco portato alle fonti rinnovabili da parte di chi vorrebbe fermarle per tenere in vita inquinanti centrali a carbone e a olio combustibile che, ennesima ingiustizia, beneficiano persino di miliardi di Euro presi in bolletta o dalla fiscalità generale“.
Per questo dicono gli organizzatori della manifestazione:
“Noi ci battiamo perché sia data a tutti la possibilità di beneficiare di un sistema energetico che premia chi risparmia energia, chi la autoproduce da impianti puliti, chi investe nella gestione delle reti energetiche e nell’accumulo. Che permetta di nuovo alle famiglie di accedere a incentivi per i pannelli solari, e a chi vive sotto un tetto in amianto di poterlo sostituire. Per un Paese che vuole fare della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio il più grande cantiere del cambiamento nei prossimi anni“.
L’appello quindi ad unirsi alla manifestazione a sostegno di un Italia rinnovabile:
“Saremo in piazza perché la larga maggioranza dei cittadini italiani è con noi e questa domanda di cambiamento deve aver voce, perché deve essere più facile per le persone e i condomini realizzare interventi, perché va eliminata la burocrazia che strangola il settore e garantita la legalità, perché vogliamo una strategia energetica nazionale lungimirante in grado di liberare il paese dai combustibili fossile e di posizionarlo all’avanguardia nell’innovazione e diffusione delle energie pulite. E lo faremo con una giornata di festa dove vi sarà la possibilità di conoscere direttamente come sono e come evolvono le rinnovabili e poi di discutere, confrontarsi, definire scenari di sviluppo nel nostro Paese del contributo delle energie pulite e delle possibilità della riqualificazione energetica“.