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Pedalare in sicurezza grazie alla geotermia

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In Olanda una pista ciclabile riscaldata per evitare i pericoli dell’inverno

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Che i Paesi Bassi siano il paradiso delle due ruote non è solo un luogo comune. Il trasporto in bici è volutamente incoraggiato in Olanda sin dagli anni Settanta. Vi sono più di 32.000 chilometri di piste ciclabili che si snodano in tutto il paese, ma anche parcheggi dedicati e regole specifiche. Molte strade hanno piste ciclabili separate, con i propri segnali e semafori. Ponti e tunnel proteggono i ciclisti dal caos delle aree molto trafficate, per garantire la massima sicurezza e un viaggio veloce (respirando meno fumi di scarico possibile). Segnali stradali e indicazioni per terra si trovano su tutte le piste ciclabili e agli incroci, e a volte indicano percorsi alternativi.
Tutto questo sembra ancora non bastare alle autorità locali e per aumentare la sicurezza sulle due ruote, specialmente in inverno, hanno deciso di investire ancora di più in tecnologia per liberare le piste ciclabili dai rischi connessi al freddo, cioè alla neve e al ghiaccio. A titolo sperimentale la città olandese di Wageningen ha applicato in una porzione di pista ciclabile cittadina una pavimentazione riscaldata grazie alla geotermia, limitando il pericolo di cadute e incidenti.
Questo sistema è stato sviluppato dalla società EasyPath e si compone di pavimentazione modulare in calcestruzzo. Il sistema denominato “Thermopath” incorpora tubi di riscaldamento per consentire di mantenere costante il livello di calore superficiale (5 gradi Celsius, sufficienti a prevenire la formazione di ghiaccio e l’accumulo di neve)  e, a loro volta, sono monitorati tramite sensori per il controllo di temperatura, attraverso un ambiente web, garantendo  eventualmente un intervento tempestivo in caso di guasto del sistema.
Oltre al vantaggio per la sicurezza dei ciclisti, questo sistema è ecologico in quanto impedisce l’uso di applicazione di sale per la fusione del ghiaccio. Inoltre, le lastre di cemento non richiedono manutenzione speciale e sono riciclabili al 100%. Una tecnologia progettata tuttavia non con criteri estensivi, ovvero ad intere piste ciclabili, ma solo all’interno di aree definite “maggiormente problematiche” (esempio quelle di difficile accesso per le periodiche operazioni di sgombero neve, o pendii ripidi).Visto il successo sperimentato a Wageningen già  sette regioni hanno espresso interesse per l’applicazione di questo sistema.
A commento di questa notizia, vale la pena ripescare una nota battuta del grande Gino Bramieri “Se in Olanda, all’improvviso, scendessero tutti insieme dalle biciclette, credo che il paese sprofonderebbe”.