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Pd: “Un futuro alla geotermia amiatina ”

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Chiuso il sondaggio di quotidiano.net sulla nuova centrale di Bagnore

Fonte: Corriere di Maremma

Autore: Corriere di Maremma

Chiuso il sondaggio di quotidiano.net sulla nuova centrale di Bagnore: maggioranza schiacciante per il sì con il 72%, solo il 28% dice no. Eppure non mancano le polemiche, sulle quali interviene il Pd. “Non volendo entrare nel merito della polemica, che, lo ricordiamo, si rinnova ormai da troppi anni – spiega il Pd – desideriamo però fare quadrato su quelli che sono punti fermi della ricerca portata avanti con merito e serietà dalla Regione Toscana, sull’ambiente – aria, acqua, suolo, sismica e subsidenza – e sull’uomo, attraverso un’indagine epidemiologica da fonti assolutamente attendibili e di livello nazionale. In varie tappe abbiamo visto affrontate tematiche come le emissioni di agenti inquinanti in atmosfera, che sono risultate poi ampiamente nei limiti di legge; sull’inquinamento e depauperamento dell’acquifero, da cui emerge soltanto che il calo della falda acquifera amiatina si è verificato soprattutto con l’apertura degli acquedotti (che danno da bere a quasi due province) e con il calo delle precipitazioni degli ultimi decenni. Non tocchiamo poi l’argomento arsenico, visto che ci sono zone, tipo le terre bolari dei Bagnoli, Cerro del Tasca, Castel del Piano e molti altri luoghi nella montagna, che hanno valori di arsenico anche del 15% e che nei giacimenti minerari ormai chiusi era diffuso il realgar (minerale di arsenico). Già così possiamo giustificare i valori che, a detta dei detrattori della geotermia, sono così tanto allarmanti, ma che, come se non bastasse, sono stati portati a norma secondo i dettami delle leggi europee, tra l’altro a precisazione ricordiamo che soltanto due sorgenti avevano dato valori appena sopra alla norma e tra questi ovviamente non c’era quella di Santa Fiora che rientrava ampiamente nei limiti. In sostanza lo studio è ampiamente tranquillizzante e certifica, a nostro parere, la necessità di procedere senza ulteriori indugi alla concessione per la nuova Centrale Bagnore 4, permettendo lo sfruttamento di una risorsa rinnovabile e riconosciuta verde da ogni organismo nazionale e sovranazionale”. Sarà cura dell’amministrazione comunale stabilire un piano di lavoro concordato, che permetta una parziale ridistribuzione di parte di queste ricchezze naturali alle popolazioni amiatine, attraverso opere pubbliche come il riscaldamento domestico geotermico per i paesi che non lo hanno ancora, migliorie infrasturatturali e servizi. Secondo il Pd, inoltre, “ci vuole un controllo costante degli accordi presi attraverso un organismo territoriale specifico sulle attività geotermiche e l’impegno, definito attraverso un preciso protocollo, da parte di Enel o di altri gestori, a far sì che si promuova un ambito di studi e ricerche volto a trovare applicazioni, oltre gli Amis (abbattitori dei principali inquinanti in atmosfera), in grado di rendere ancor più lieve l’impatto dell’attività sul territorio”.