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PAER: emendamenti della giunta per “una presenza sostenibile della geotermia a media entalpia”

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Intervenendo nel dibattito dei giorni scorsi sulla geotermia la Regione chiarisce che la giunta ha proposto un emendamento al PAER, il Piano Ambientale ed Energetico, che prevede in Toscana una presenza sostenibile della geotermia a media entalpia favorendo la coerenza con le aspettative e la vocazione dei territori interessati.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Il futuro della geotermia è stato il tema al centro di un dibattito che si è svolto nei giorni scorsi a Pomarance, area della geotermia tradizionale toscana.
In quell’occasione Ivan Ferrucci, presidente del gruppo consiliare Pd in Regione Toscana, aveva sottolineato come la geotermia fosse un elemento fondamentale nel Piano  Ambientale Energetico Regionale (PAER), in discussione nelle competenti Commissioni del Consiglio Regionale, che andrà a sostituire l’attuale Piano di riferimento energetico.
Il PAER -che è stato formulato sulla base dei riferimenti nazionali dettati dal Burden Sharing– pone come obiettivo il raggiungimento del 50% di quota FER sul consumo finale di energia al 2020 con un incremento sia della produzione elettrica sia della produzione termica.
Il PAER prevede inoltre un incremento del ricorso al teleriscaldamento (geotermia e biomasse),  alla bassa entalpia per il fabbisogno di energia termica e all’utilizzo di cicli binari per sfruttare la media entalpia per la produzione di energia elettrica. Tutto ciò in coerenza con le altre vocazioni espresse dai territori interessati per garantire uno sviluppo economico che non sia fondato solo sulla produzione energetica.
Intervenendo nel dibattito, la Regione chiarisce con una nota che “la giunta ha proposto un emendamento al PAER, il Piano Ambientale ed Energetico, in questo momento al vaglio delle Commissioni consiliari competenti. Questo prevede in Toscana una presenza sostenibile della geotermia a media entalpia favorendo la coerenza con le aspettative e la vocazione dei territori interessati”.
“L’emendamento al Paer –prosegue la nota- prevede una presenza delle centrali geotermolettriche volta a evitare il cosiddetto effetto cumulo degli impianti. Deve inoltre essere assicurata la collocazione delle centrali nelle aree di destinazione produttiva purché compatibile con i risultati delle ricerche“.
La Regione ritiene inoltre “necessaria anche una valutazione positiva sulle ricadute economiche e sociali che il progetto industriale presentato comporta, tenuto conto della vocazione del territorio di riferimento“.
Riguardo all’alta entalpia, in particolare sull’Amiata, nella nota si legge come l’emendamento presentato dalla giunta stabilisca che “la potenza raggiunta costituisce il punto di equilibrio tra lo sfruttamento della risorsa con le tecnologie oggi impiegate e la vocazione socio economica dei territori“.
La nota della Regione interviene anche nel dibattito dei giorni scorsi sugli emendamenti allo Sblocca Italia, già bocciati in Commissione Ambiente, che avrebbero sottratto al parere vincolante di Regioni e Comuni, il rilascio di permessi per le concessioni per lo sfruttamento geotermico.
Uno dei passaggi di questi emendamenti presentati da parlamentari di diverse forze politiche, contemplava infatti che relativamente all’utilizzo delle risorse geotermiche “in caso di mancata definizione dell’intesa con la Regione o le Regioni interessate, nel termine prescritto per il rilascio dell’autorizzazione, lo Stato esercita il potere sostitutivo, ai sensi articolo 120 della Costituzione (…) e autorizza le opere con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del ministro dello Sviluppo, di concerto col ministro dell’Ambiente”.
Sul tema aveva espresso preoccupazione anche il Sindaco di Castel del Piano, Claudio Franci che si era rivolto alla Regione affinché si adoperasse per bloccarli.
A tale proposito nella nota, la Regione spiega che “si è attivata insieme ad alcuni comuni interessati, chiedendo ai Parlamentari di stoppare l’emendamento che, di fatto, se fosse stato accolto, avrebbe determinato il "commissariamento" delle Regioni in materia attribuendo tutte le competenze al MISE, vanificando l’esperienza e la collaborazione che la Regione Toscana ha sviluppato in questi anni anche con gli enti locali, esperienza che invece va salvaguardata essendo la Toscana l’unica regione geotermica d’Italia”.