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Operai forestali, Marras: “Tema mai più rimandabile”

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La tematica è stata al centro dell’incontro de #laRegioneinComune, focus sul personale a disposizione per il territorio dell’Unione dei Comuni delle Colline metallifere

Fonte: www.leonardomarras.it

Autore: Leonardo Marras

Lunedì 2 maggio, il consigliere Leonardo Marras  ha incontrato la giunta del Comune di Massa Marittima per #laRegioneinComune e il tema principale della discussione è stato senza dubbio quello degli operai forestali. 

“Per effetto della riforma Delrio – spiega Marcello Giuntini, sindaco di Massa Marittima -, da quest’anno, fanno capo all’Unione dei Comuni delle Colline metallifere trentacinque operai che fino al 2015 erano a disposizione delle province di Grosseto e Livorno. Personale specializzato che si aggiunge all’organico già presente, ovvero quarantuno operai. Più volte abbiamo lanciato l’allarme per la mancanza di risorse necessarie ad assicurare la retribuzione dei lavoratori”.   

“La situazione che ci consegna la nuova variazione di bilancio – commenta Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana – è incerta e i fondi a disposizione potrebbero essere ancora insufficienti. Credo che serva rafforzare l’idea stessa di investire in forestazione, assicurando risorse e strumenti necessari perché non venga meno un’attività fondamentale per la gestione e la manutenzione del territorio”. 

“Sono diversi i progetti in campo – prosegue Marras –, ma si tratta di misure a lungo termine, invece sono necessarie soluzioni tampone che colmino in tempi brevi le diverse mancanze. In questo scenario di generale carenza di risorse, poi, l’area delle Colline metallifere risulta particolarmente  penalizzata, con una quota mancante di oltre un milione di euro e questo rende la situazione ancora più grave. Quello degli operai forestali è un tema non più rimandabile, mi impegno a verificare personalmente con la Regione lo stato d’essere della questione e a partecipare all’incontro con il presidente Rossi che i sindaci hanno già richiesto”. 

“Al contempo – conclude Giuntini –, sono convinto che si debba cambiare, in parte, il modello di organizzazione del lavoro degli operai forestali: ben venga la collaborazione con il Consorzio di bonifica, ma proprio in forza di questo è importante diversificare le mansioni in base alle competenze e anche alla dotazione di mezzi e strumenti, per coprire l’intera gamma di attività di manutenzione necessarie”.