QUANDO GEOTERMIA fa rima con tecnologia mancano ancora gli ultimi collaudi ma il laboratorio che sboccerà in quel di Larderello, nel cuore caldo della Toscana, viaggia a passi spediti verso la meta. Una somma piuttosto sostanziosa si parla, in tutto, di quasi 1 milione e 200mila euro, con un cofinanziamento messo sul piatto da Cosvig e dalla Regione, che ha ammesso il progetto a contributo per una copertura pari al 68% per creare un centro di competenza per attività di supporto all’uso della geotermia, con particolare attenzione agli usi diretti ed alla valorizzazione del vapore pulito che sgorga dalla terra. Dal teleriscaldamento, fino ad i fluidi che alimentano le pompe di calore, passando ai tanti potenziali usi del calore geotermico, anche nell’ambito della ricerca e dell’innovazione sui materiali. «MA STUDIEREMO anche gli effetti per l’utilizzo del fluido geotermico per muovere scelte impiantistiche adeguate, nell’ottica di un’ottimizzazione dell’uso della risorsa», spiegano da Cosvig, l’ente artefice del tutto. I collaudi del laboratorio, con tutta probabilità, termineranno nelle prossime settimane. Così come dovrebbe chiudersi a breve tutta la partita amministrativa, et voilà, il laboratorio sarà pronto al lancio. In linea generale, il nuovo centro erogherà servizi avanzati anche per imprese ed enti pubblici, con la possibilità di avvalersi della collaborazione di ricercatori universitari e tecnici. Oltre, ovviamente, ad un rapporto diretto e privilegiato con gli istituti scolastici della zona che sfornano i periti del futuro, attraverso tirocini formativi ad hoc ed open day. Insomma, Larderello, culla mondiale della geotermia, segnerà a breve un nuovo punto a proprio favore nell’ambito della ricerca e degli utilizzi più disparati del vapore geotermico.
