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Nuova centrale geotermica a Santa Fiora, iniziata la costruzione tra le polemiche

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Fa ancora discutere la geotermia sull’Amiata. Al centro delle contestazioni è adesso la costruzione della nuova centrale a Santa Fiora, la “Bagnore 4” che verrà realizzata nell’area vicina alla centrale di Bagnore 3, costruita nel 1998.

Fonte: Greenreport.it

Autore: Greenreport.it

I consiglieri comunali della Lista civica “Tradizione e innovazione”
del Comune di Arcidosso hanno scritto alla Regione Toscana, al
presidente della Provincia di Grosseto e a quello della Comunità
Montana grossetana, per chiedere esplicitamente alla regione di non
approvare il progetto relativo alla realizzazione della nuova centrale
Enel, per i gravi problemi che potrebbe determinare.

La lista
civica presente in consiglio comunale ha fatto proprie le osservazioni
presentate dal Wwf allo studio d’impatto ambientale consegnato
dall’Enel alla regione per le necessarie pratiche autorizzative, in cui
vengono messi in evidenza dubbi pesanti sugli inquinanti, sul rapporto
geotermia falde acquifere, sulle ricadute dello sfruttamento geotermico
sulla salute umana e su quella di tutto l’ambiente.

La nuova
centrale Bagnore 4 è un progetto per cui Enel ha presentato alla
Regione Toscana la domanda di autorizzazione nel 2005 e la cui
procedura di Via è iniziata nel 2007 e a cui hanno fatto seguito, su
richiesta della regione, le specifiche integrazioni.

L’impianto
che l’Enel prevede rimarrà in esercizio per 25 anni, sfrutterà fluidi
geotermici con caratteristiche simili a quelli attualmente utilizzati
per il funzionamento della centrale in esercizio.
Il nuovo impianto
da 40 Mw potrà produrre annualmente circa 310 milioni di kWh di energia
per circa 112.000 famiglie ed eviterà l’immissione in atmosfera di
oltre 200.000 tonnellate annue di CO2.
Per Bagnore 4 è prevista
l’installazione dell’impianto Amis, una tecnologia brevettata da Enel
per abbattere gli odori prodotti dall’emissione di idrogeno solforato:
in particolare verrà installata una versione evoluta e migliorata
rispetto a quella installata a Bagnore 3.

La centrale Bagnare 4 è
prevista nel protocollo d’intesa siglato tra Enel, Regione Toscana,
sindaci dei comuni e i presidenti delle comunità montane delle aree
geotermiche e i presidenti delle due province (Grosseto, Pisa e Siena)
a dicembre 2007.

In quel protocollo sono previsti investimenti in
geotermia da parte di Enel per oltre 400 M€ nel periodo 2007-2011, che
saranno utilizzati per la realizzazione di Bagnare 4 assieme alla
centrale di Radicondoli (gruppo 2, per 20 MW di potenza), Sasso 2
(nuova potenza installata 20 MW), Chiusdino 1 (nuova potenza installata
20 MW), Rinnovamento di Lagoni Rossi (incremento potenza installata 12
MW).

Il protocollo è stato poi seguito da un accordo volontario
in cui sono stati cambiati in meglio alcuni dei termini previsti, tra
cui la durata dell’accordo che viene ridotta di dieci anni e
l’esclusione dell’automatismo per il rinnovo delle concessioni.
Inoltre
vengono delineati percorsi specifici di utilizzo della ricerca
tecnologica per giungere ad una geotermia senza impatti né
paesaggistici né sanitari. La ricerca sarà finanziata da Enel ma i
criteri per la sua definizione saranno invece decisi da un gruppo di
lavoro in cui saranno presenti, oltre ad Enel, Regione Toscana ed
esperti esterni, e che punti sin dal rinnovo della concessione di
Bagnore alla realizzazione di una centrale senza più emissione di
vapore acqueo, ovvero che reimmetta la totalità dell’acqua estratta.

In
questa centrale, come nelle altre, si dovrà anche recuperare la CO2 per
usi alimentari ed industriali e si dovrà giungere al definitivo
abbattimento di ogni altro inquinante, per tutelare la salute dei
cittadini amiatini, oltre alla salvaguardia della risorsa idrica e la
sua rinnovabilità.