In occasione dell’inaugurazione di Bagnore 4, l’ultima e più moderna delle 34 centrali geotermoelettriche presenti sul territorio regionale, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha rivelato che esiste «un impegno con Enel Green Power perché entro settembre nell’area geotermica dell’Amiata si arrivi a un accordo di programma che porti a un miglioramento dal punto di vista ambientale, paesaggistico e occupazionale tale da fare dell’utilizzo di questa risorsa un vero motore di sviluppo per tutto il territorio». Stanno così crescendo i semi gettati in maggio a Firenze durante l’incontro tra vertici regionali ed alcuni comuni amiatini per discutere di un “Progetto Amiata” per lo sviluppo del territorio, tema poi ripreso il mese seguente e declinato in quell’occasione nella proposta di creare un protocollo local content unico per tutta la geotermia toscana, che comprenda anche i 3 Comuni amiatini di Arcidosso, Santa Fiora e Piancastagnaio: un primo passo verso la creazione di un “distretto geotermico unico toscano”.
A valle dell’inaugurazione di Bagnore 4, il presidente Rossi -dopo aver fatto il punto della situazione geotermia con l’ad di Enel Francesco Venturini- ha ribadito l’importanza di questa risorsa “alternativa e rinnovabile” -per citare la definizione usata recentemente dall’Unione Europea-, che deve diventare una locomotiva di sviluppo: «La Toscana -ha detto- è terra della ricerca, non solo delle bellezze artistiche e paesaggistiche. Insieme a Venturini abbiamo convenuto che su questo territorio dell’Amiata le potenzialità per una crescita ci sono, ma si deve innanzitutto garantire una viabilità adeguata, come i sindaci hanno sempre chiesto”. La viabilità è infatti, da sempre, sia per la zona geotermica tradizionale che per quella amiatina, uno dei più grossi freni allo sviluppo di queste aree, ed è necessario intervenire al più presto. Intervento che, secondo il Governatore toscano potrebbe concretizzarsi presto, anche dal punto di vista delle risorse economiche che, in parte, sarebbero già disponibili.
Ricordando le più recenti conquiste per incanalare attraverso la geotermia le risorse per uno sviluppo armonico di tutto il territorio, il presidente Rossi ha anche evidenziato che «con Enel abbiamo stabilito la riduzione del 10% nella bolletta di energia elettrica per chi investe in queste aree. È un vantaggio competitivo non banale e per questo metteremo a disposizione un ufficio che dia informazioni precise e sostegno agli imprenditori che chiedono la riduzione in bolletta». Ma si può e si deve fare di più. «Qualcosa Enel finora ha fatto, ma l’accordo di programma -ha precisato Rossi- servirà a verificare tempi e responsabilità messe in capo all’uno o altro organismo perché ognuno faccia la sua parte e quello che deve. Dico anche che se non sarà mantenuto l’impegno della firma dell’accordo, noi terremo la penna alzata se ci fosse bisogno di dare altre autorizzazioni».
Infine, dai vertici regionali arriva anche una nota anche su quelle proteste che accompagnano il tema geotermia sull’Amiata. «La protesta fa parte della democrazia –ha osservato Rossi– e noi pensiamo che questa spinga, anche in positivo, sia le istituzioni sia Enel a fare sempre meglio. L’utilizzo della energia geotermica non è una scelta avventata, ma sta nei piani europei e deve stare anche nei nostri piani. Dobbiamo fare il meglio possibile, regolando e cercando soluzioni sempre più avanzate sotto il profilo ambientale e paesaggistico oltre che su quello occupazionale».