Home Cosvig Non solo artigianali, in Toscana le birre sono “geotermiche”

Non solo artigianali, in Toscana le birre sono “geotermiche”

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Una birra artigianale che si chiama Geyser? Un’altra Magma? Un’altra ancora Sulfurea? I nomi all’apparenza bizzarri hanno una spiegazione, visto che le tre birre sono prodotte nelle “terre fumanti” della Toscana che custodiscono il più antico complesso geotermico al mondo (quello della vicina Larderello), in uno stabilimento alimentato, appunto, col calore reso disponibile dal vapore geotermico.

Fonte: Il Sole 24 Ore.com Food24

Autore: Silvia Pieraccini

Vapori di Birra esternoLo stabilimento si chiama, guarda caso, “Vapori di birra” e si trova a Sasso Pisano – nel comune di Castelnuovo Val di Cecina, Pisa – località entrata nel Guinness dei primati perché nel 1979 l’Enel di Larderello effettuò la trivellazione di un pozzo geotermico profondo ben 12.311 metri. Oggi il paese vive di turismo, agricoltura e enogastronomia, che ora ha un appeal in più: il birrificio geotermico fondato da Edo Volpi, che sulle nuove bottiglie riporta la scritta “Birra prodotta con processo totalmente rinnovabile grazie al vapore geotermico di Enel Green Power”.

 

le birre

Anche basilico fiori e formaggi con vapore geotermico

Le tre birre “rinnovabili al 100%” sono una rossa ambrata doppio malto (Magma), una pale ale con 100% malto d’orzo (Geyser) e una weiss di frumento con schiuma bianca e compatta (Sulfurea). Sull’etichetta, accanto alla scritta che rimanda al vapore geotermico, ci sono i loghi di Enel Green Power e della “Comunità del cibo a energie rinnovabili”, creata dal Consorzio sviluppo aree geotermiche (Cosvig) per riunire le aziende agricole locali che utilizzano il calore ricavato dal vapore geotermico per produrre basilico, fiori, formaggi, salumi o per condurre allevamenti. Le produzioni geotermiche si sono guadagnate anche la vetrina dell’Expo 2015 tra le “buone pratiche” selezionate dalla Toscana.

Nuove bottiglie VAPORI DI BIRRA 2
La geotermia, del resto, è la più importante fonte rinnovabile della Toscana, capace di produrre non solo energia elettrica (Enel Green Power nel 2014 ha toccato il record di produzione a 5.549 GWh) ma anche di fornire calore per riscaldare 9.500 utenti in cinque Comuni (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora e Monteverdi Marittimo) e 28,5 ettari di serre, caseifici e alimentare la filiera agricola.