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Nell’Ue continua la transizione verso le rinnovabili, ma ha perso un po’ di slancio

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L’Ue leader mondiale nella capacità pro capite di energia rinnovabile

Fonte: greenreport.it

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Secondo il rapporto “Renewable energy in Europe – 2017 Update: Recent growth and knock-on effects” appena pubblicato dall’European environmental agency (Eea) «Nell’Unione europea (Ue) la transizione verso l’energia rinnovabile continua, ma negli ultimi due anni ha perso un po’di slancio».

Secondo le nuove stime dell’Eea le energie rinnovabili hanno  comunque rappresentato l’86% della nuova capacità di produzione elettrica installata nel 2016 nell’Ue e in generale gli stati membri dell’Ue continuano a tagliare più capacità produttiva di energia da fonti fossili di quanto ne installino.

Il rapporto fornisce una panoramica dei progressi nelle energie rinnovabili in Europa, sulla base di statistiche ufficiali fino al 2015 e delle stime preliminari per il 2016.  Il nuovo rapporto  completa il recente rapporto “Trends and Projections in Europe 2017 – Tracking progress towards Europe’s climate and energy targets”  e conferma che «La maggior parte degli Stati membri rimangono sulla buona strada per raggiungere i loro obiettivi in ​​materia di energie rinnovabili, sebbene i progressi in tutta l’Ue stiano perdendo un certo ritmo». L’Eea ricorda che «L’obiettivo comune dell’Ue è di raggiungere una quota del 20% di energia rinnovabile nel consumo finale di energia entro il 2020» e il rapporto sottolinea che «La quota di energie rinnovabili nel consumo finale di energia dell’Ue è aumentata dal 16,1% nel 2014 al 16,7% nel 2015 e ad un previsto 16,9% nel 2016», Secondo le stime Eea, «La quota delle energie rinnovabili è cresciuta nonostante l’aumento del consumo totale di energia nel 2015 e nel 2016. Nel periodo 2005-2014, la quota di fonti energetiche rinnovabili nel consumo finale lordo di energia dell’UE è aumentata, in media, del 6,7% annualmente. Tuttavia, nel 2015, questo tasso di crescita è leggermente sceso al 6,4% e nel 2016 al 5,9%, per tutto il periodo».

I dati preliminari dell’Eea evidenziano che «Nel 2016, l’energia rinnovabile ha rappresentato l’86% della nuova capacità di produzione di energia elettrica dell’Ue. A livello mondiale, la cifra era di circa il 62%. L’Ue si trova attualmente ad essere leader mondiale nella capacità pro capite di energia rinnovabile, avendo superato il resto del mondo negli ultimi dieci anni nella trasformazione del suo sistema energetico».

Grazie ai progressi fatti dalle rinnovabili, l’Ue ha ridotto del 10% il suo consumo interno lordo di combustibili fossili (in Italia il 12%)  e del 9% le emissioni di gas rispetto a uno scenario senza crescita dell’utilizzo delle energie rinnovabili dal 2005. L’Eea fa notare che «Il rapido sviluppo della tecnologia e le conseguenti riduzioni dei costi hanno già portato alcune tecnologie dell’energia rinnovabile a raggiungere quote di mercato elevate in Europa».

Secondo il rapporto, «Il carbone è stato l combustibile più sostituito dalle rinnovabili in Europa, rappresentando circa la metà di tutti i combustibili fossili e delle emissioni di gas serra evitati. Il gas naturale è stato il secondo combustibile più sostituito, rappresentando circa il 30% del totale. Il passaggio alle fonti rinnovabili ha anche migliorato l’efficienza nella trasformazione energetica, riducendo in tal modo il consumo di energia primaria dell’UE del 2%».

Il rapporto dimostra che «La quota delle energie rinnovabili nel consumo finale di energia varia ampiamente all’interno dell’Ue. Si va da oltre il 30% in Austria, Danimarca, Finlandia, Lettonia e Svezia a meno del 9% in Belgio, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Regno Unito». L’Italia si piazza 13esima ma ha già centrato il suo target 2020 per le rinnovabili fissato dall’Ue.

In termini sia assoluti che relativi, riscaldamento e raffreddamento rimangono il settore di mercato dominante per le rinnovabili in Europa, seguiti dalla produzione di elettricità.  Per quanto riguarda i trasporti, nell’Ue le energie rinnovabili rappresentano solo circa il 7% di tutto il consumo di energia nel 2015 e nel 2016. La maggior parte del consumo di energia rinnovabile nel settore dei trasporti deriva dai biocarburanti.

La quota di posti di lavoro delle energie rinnovabili pro capite nell’UE è la quarta più alta al mondo nel 2016, dopo Brasile, Giappone e Stati Uniti. I maggiori datori di lavoro nel settore delle energie rinnovabili dell’Ue sono le industrie dell’energia eolica, solare e delle biomasse solide.  Tuttavia, il rapporto Eea rileva che «Negli ultimi cinque anni, a causa della crescente concorrenza di altri produttori, compresa la Cina, sono stati persi posti di lavoro nel settore dell’energia solare ed eolica».