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Nel 2050 oltre il 50% dell’energia elettrica dell’Unione Europea sarà rinnovabile, ma per il clima non basta

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Assoelettrica analizza il documento “EU Reference Scenario 2016–Energy, transport and GHG emissions – Trends to 2050”

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

L’energia solare e quella eolica alla metà di questo secolo rappresenteranno il 36% dell’energia elettrica netta generata nell’Unione Europea; anche la produzione da biomasse aumenterà, mentre rimarranno pressoché stabili -anche se fondamentali– quella geotermica e quella idroelettrica.  Nel complesso, sarà dunque rinnovabile oltre la metà dell’energia elettrica generata nell’Unione.
È quanto emerge dal recente documento “EU Reference Scenario 2016–Energy, transport and GHG emissions – Trends to 2050”, analizzato da Assoelettrica, in cui è evidenziato come a diminuire saranno invece il nucleare (dal 27% del 2015 al 22% del 2050) e soprattutto la quota di combustibili fossili solidi –tra i quali spicca il carbone–, che crollerà al 5% nel 2050, nonostante dal 2010 al 2015 la dipendenza del settore termoelettrico UE dalla fonte fossile più inquinante sia cresciuta dal 50 al 59%, a causa dei bassi prezzi della commodity.
«Il mix elettrico europeo –spiegano da Assoelettrica– evolverà considerevolmente a favore delle rinnovabili. Fino al 2020, questo accadrà a discapito del gas, a causa delle politiche europee per lo sviluppo delle RES (Renewable Energy Sources), dei prezzi del carbone decisamente più bassi di quelli del gas e dei bassi prezzi della CO2 che non agevolano la sostituzione del carbone con il gas. Dopo il 2020, invece, il cambiamento è caratterizzato da un ulteriore incremento delle RES, ma stavolta accompagnato da un maggiore shift da carbone a gas, guidato principalmente dall’incremento dei prezzi della CO2».
Stando ai dati ad oggi disponibili, in ogni caso, la decarbonizzazione del sistema energetico avanzerà, raggiungendo però «livelli minori dei target climatici di lungo termine (riduzione al 2050 dell’80÷95% delle emissioni di CO2 rispetto al 1990). Secondo il reference scenario le emissioni GHG complessive rispetto ai livelli del 1990 saranno del 26% minori al 2020, del 35% al 2030 e del 48% al 2050».