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Nantes abbatte la CO2: punta su legna e biomasse

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Lo sviluppo dell’energia pulita è affidato a una società privata

Fonte: Italia Oggi

Autore: di Ettore Bianchi

La città francese di Nantes sta cercando di ridurre le emissioni inquinanti puntando sulla legna e sulle biomasse. L’obiettivo è quello di realizzare una vasta rete di riscaldamento ecologico lunga un centinaio di chilometri. In questo modo gli amministratori puntano a riscaldare quasi metà della città, soprattutto gli alloggi sociali, attraverso energie rinnovabili, abbassando le bollette del 15% e risparmiando 60 mila tonnellate di anidride carbonica all’anno.
Entro il 2017 il comune transalpino conta di avvicinarsi a triplicare la capacità delle due reti esistenti collegando 41 mila appartamenti, scuole e uffici al posto degli attuali 16 mila.
Gli investimenti non saranno affatto pubblici e ammonteranno a 93 milioni di euro. Si è scelta la strada del coinvolgimento del privato. Lo sviluppo della rete e la costruzione di due impianti di riscaldamento sono stati affidati a Cofely, società del gruppo Gdf Suez, nell’ambito della delega del servizio pubblico. Cofely ha già realizzato la rete di riscaldamento-raffreddamento del parco olimpico di Londra.
A Nantes l’azienda recupererà i capitali investiti e arriverà a guadagnare nell’arco di vent’anni attraverso la vendita di calore. Cofely dovrà tuttavia garantire la stabilità dei prezzi per l’intera durata contrattuale. Questa iniziativa si colloca all’interno del progetto di Nantes che mira a ridurre del 30% l’emissione per abitante di anidride carbonica nell’arco di otto anni. La rete di riscaldamento sarà alimentata, in base alle stime, da energia pulita per una quota dell’84%: il 41% proverrà da biomassa e il 43% dalla legna. Come ha promesso il sindaco socialista di Nantes, Jean-Marc Ayrault, in futuro la città non dipenderà più dalle energie fossili.
La città avrà, a regime, la terza principale rete di riscaldamento urbano del territorio francese, alle spalle di Grenoble e soprattutto di Parigi. La capitale serve 460 mila tra uffici e abitazioni attraverso 960 chilometri di tubi che portano il calore sotto forma di vapore acqueo. Entro il 2015 si arriverà al 60% di utilizzo di energie rinnovabili. Su scala ridotta Nantes vuole seguire l’esempio della metropoli parigina, perseguendo nel contempo l’obiettivo di far risparmiare i cittadini, che potranno pagare bollette meno salate.