Il teleriscaldamento sarà un buco nero di risorse finanziarie come sostengono i detrattori dell’operazione?
«Quando ho letto il comunicato dei cosiddetti detrattori ho pensato a qualcuno che si è svegliato da un letargo di cinque anni e non si è ancora accorto che il mondo intorno è cambiato; in questi anni c’è stato un dibattito che ha coinvolto l’amministrazione, il Consiglio Comunale , la popolazione e che ha portato ad una scelta fortemente condivisa».
Ma allora lei contesta i dati forniti da chi esprime perplessità?
«Mi sembra che siano stati dati dei numeri al lotto anziché aver prodotto una seria riflessione. Il progetto del teleriscaldamento del capoluogo non è un’operazione improvvisata ma è stata riflettuta e pianificata tenendo conto della sostenibilità finanziaria dell’opera. I documenti di programmazione comunale dovrebbero essere letti in tutte le loro parti: in questo modo i dubbi verrebbero meno».
Come saranno i finanziamenti?
«Ottenuto il finanziamento regionale, ci saranno risorse per il teleriscaldamento senza per questo far mancare le risorse per gli altri interventi, specie nelle frazioni».
E cosa dice a chi ritiene che si doveva continuare a realizzare la rete del gas metano?
«Dico di informarsi meglio, intanto perché si sarebbe trattato di gpl che ha costi più alti rispetto al metano, e poi perché quell’intervento nacque senza aver sentito la popolazione. Noi prima di partire con gli studi di fattibilità e la progettazione del teleriscaldamento abbiamo fatto un’indagine a tappeto».
Cosa è successo per il gpl?
«Non abbiamo fatto una scelta azzardata come fece a suo tempo il sindaco Russo, rifiutandosi anche di discuterne in Consiglio Comunale».
Però è vero che l’intervento interesserebbe solo una parte della popolazione ed escluderebbe le frazioni.
«Quindici anni fa pensare di teleriscaldare Montieri sarebbe stato utopistico, oggi sta per diventare una realtà. Sono certo che le energie rinnovabili e le nuove tecnologie porteranno, nel medio termine, benefici anche agli altri centri. E non sto pensando alle biomasse a Boccheggiano, quella è una partita ormai chiusa»
