Lo sviluppo del territorio passerà attraverso uno studio universitario. La firma per questo «momento estremamente importante», come lo definisce il sindaco Nicola Verruzzi, è arrivata ieri, alla presenza di Michelangelo Vasta, preside del dipartimento di Economia di Siena.
Un percorso lungo e condiviso, quello intrapreso dall’amministrazione comunale e dall’ateneo senese, che porterà docenti ed esperti a vagliare tutte le caratteristiche di Montieri e del suo territorio, per poi riconsegnare in mano al Comune delle linee guida da perseguire per la valorizzazione di tutta l’area. «Si tratterà di un lavoro che partendo da uno studio del territorio e delle sue caratteristiche si proporrà di fornire input funzionali a rilanciare il territorio ed il suo tessuto economico ed imprenditoriale e ad elaborare strategie di attrazione di imprenditori e di investimenti sul territorio comunale di Montieri», spiega appunto Verruzzi. Una novità sul nostro territorio, con un Comune che affida ad un’Università lo studio delle proprie ricchezze, in modo da diventare una vera e propria attrazione per futuri investimenti. Dalle colture all’energie geotermica, dal patrimonio urbanistico alle aree ancora da sfruttare, sono molti gli spunti da cui gli esperti senesi potranno attingere per la loro relazione.
«Si tratta di un progetto estremamente interessante ed originale – continua il sindaco – Rappresenta un percorso di collaborazione tra un ente ed un’Università su di un tema cardine per il nostro territorio comunale, ma non solo, come quello del rilancio economico e dell’attrazione di imprese ed investimenti, considerato che stiamo parlando di una progettualità che credo non abbia molti riscontri in altre municipalità del territorio».
Verruzzi d’altro canto non è nuovo a iniziative particolari per far fronte a tutte le difficoltà che caratterizzano un piccolo borgo come Montieri. L’idea di far vendere le case abbandonate ad un euro ha avuto rilevanza nazionale, ma sono anche altri gli spunti offerti dal sindaco, come il regolamento per il baratto amministrativo, con cui chi non riesce a pagare le bollette può far fronte ai debiti con lavoretti di pubblica utilità. L’accordo con l’Università di Siena rappresenta quindi soltanto l’ultimo passo del giovane primo cittadino, che ora mira a voler rilanciare il territorio che rappresenta attraverso linee guida offerte dai massini
esperti che l’ateneo di Siena può offrire. Difficile sapere quanto tempo impiegheranno per redigere questa relazione, contando anche i molti criteri a cui dovranno fare riferimento i docenti, ma la speranza è che alla fine anche questa iniziativa possa dare i suoi frutti.
