La Provincia di Grosseto: «Montieri fa parte del Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, per questo motivo è stato possibile intervenire con un programma pluriennale di interventi»
La geotermia non offre “solo” energia rinnovabile, green jobs ed occasioni di diversificazione economica – dal turismo all’agroalimentare di qualità –, ma attraverso l’impiego delle royalties geotermiche permette anche di sostenere l’agibilità e la competitività del territorio: l’ultimo esempio arriva dal Comune geotermico di Montieri, dove sono in corso «maxi interventi di messa in sicurezza sulla SP Galleraie per 830mila euro», come dichiara il presidente della Provincia di Grosseto Antofrancesco Vivarelli Colonna.
Già il sindaco Nicola Verruzzi pochi mesi fa spiegava che «le risorse geotermiche permetteranno di portare a soluzione problematiche che nel territorio si trascinano da oltre un decennio, e che attanagliano una delle principali vie di comunicazione per il mare». L’Accordo Quadro stipulato a fine 2017 tra CoSviG, Regione Toscana, Province e Comuni prevede infatti investimenti diretti sul territorio per circa 32,6 milioni di euro provenienti dal Fondo Geotermico, oltre 26 dei quali dedicati al miglioramento della viabilità che rappresenta un interesse comune per cittadini e imprese.
«Montieri fa parte del Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, per questo motivo – argomentano dalla Provincia di Grosseto – è stato possibile intervenire con un programma pluriennale di interventi finalizzati al risparmio ed al recupero dell’energia e della tutela ambientale, senza tralasciare l’aspetto dello sviluppo socio-economico del territorio: garantire un’infrastruttura solida significa proteggere quella connessione strutturale con il resto del territorio, un elemento di grande valore per le comunità montane come Montieri».
In qualità di soggetto attuatore la Provincia è quindi intervenuta su tre punti della SP 5, nello specifico sui km 06+500, 07+500 e 09+500, tramite l’installazione di palificate a contenimento della scarpata di valle. In particolar modo – sul km 9+500 – si è verificato il movimento franoso più consistente che ha causato il cedimento di metà carreggiata, con i veicoli che ora procedono secondo un senso unico alternato: qui è stato necessario intervenire installando un’imponente palizzata di 121 elementi in cemento armato. Su tutti i tratti interessati dai lavori, precisano infine dall’Amministrazione provinciale, sarà presente un nuovo manto stradale ed una nuova segnaletica orizzontale.