Il Comune geotermico guidato dal sindaco Govi punta a un modello di sviluppo ad alta sostenibilità, con zero consumo di suolo
Francesco Govi, sindaco di Monteverdi Marittimo, ha posto il lavoro al centro del suo mandato amministrativo, da far crescere sul territorio stimolando un ruolo sinergico tra le eccellenze locali: turismo, geotermia, agricoltura.
Il nuovo Piano strutturale in via di redazione sarà intercomunale, ovvero sviluppato col vicino Comune di Pomarance, e punterà a zero consumo di suolo: come stimolare dunque lo sviluppo economico in un contesto simile, improntato alla sostenibilità?
«Puntiamo a far crescere il lavoro – ha illustrato il sindaco sulle pagine del quotidiano locale Il Tirreno – in particolare attraverso la crescita del turismo e all’uso della risorsa geotermica a sostegno di produzioni agricole. Il trasferimento dei ragazzi nella nuova scuola lascerà libero il vecchio edificio delle medie, ed è una opportunità: pensiamo ad una RSA, con sviluppo soprattutto del lavoro femminile, ma non escludiamo altre soluzioni. Nelle campagne vogliamo consentire ampliamenti con recupero di volumi esistenti e senza consumare nuovo suolo. Cercheremo di favorire la realizzazione di strutture turistico-ricettive, confermando quelle già previste. Tutto rende indispensabile uno sviluppo delle infrastrutture, in particolare il miglioramento della viabilità».
Un contesto dove la geotermia è in grado di apportare contributi determinanti, in tutti gli ambiti citati. Per quanto riguarda il turismo è infatti ormai costante l’apporto di presenze sul territorio dei Comuni geotermici – stimate circa 60mila l’anno, ben oltre il numero complessivo dei residenti – legate alla geotermia, con ampie potenzialità ancora inesplorate; in riferimento invece alla filiera agroalimentare gli impieghi della geotermia toscana rappresentano un’eccellenza indicata recentemente come caso-scuola dall’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA); infine, per quanto riguarda la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo del territorio la geotermia – attraverso il Fondo Geotermico – mette a disposizione importante risorse, come nel caso dei 32,6 milioni di euro previsti dal recente Accordo quadro tra CoSviG, Regione Toscana, Province e Comuni per investimenti diretti sul territorio.
Tutti punti che costituiscono una solida base di partenza, ma che è necessario continuare a migliorare.
«Ci dobbiamo concentrare sulle cose che uniscono – suggerisce al proposito su Il Tirreno Massimo Bartolozzi, l’architetto autore del precedente Piano strutturale di Monteverdi che ha avuto l’incarico per la parte monteverdina dell’Intercomunale – la mobilità sulla Sp 329 Pomarance-Monteverdi-Mare, la geotermia, la paesaggistica, per la quale il mio suggerimento è di aprire delle”finestre” lungo le strade prossime al crinale trasformandole in panoramiche, la storia del territorio che ha diversi punti in comune».