Una tecnologia innovativa, applicata da pochi giorni all’impianto di teleriscaldamento in funzione a Monteverdi, sta producendo consistenti risparmi di gestione. «Con questa tecnologia – sottolinea l’assessore Carlo Macchioni – il costo per ottenere una chilocaloria si riduce ad un quinto». Il nuovo sistema, inoltre, minimizza la quantità di vapore prelevata dalla rete di Enel e di conseguenza ne resta di più a disposizione dell’ente fornitore per produrre energia elettrica nelle centrali geotermiche della zona. La nuova tecnologia nasce negli uffici di progettazione di Enel Green Power e come prima applicazione è stata proposta al Comune di Monteverdi che l’ha accettata (e finanziata) senza indugi. «Per quanto ne so – conferma il sindaco Carlo Giannoni – non esiste niente di simile nelle aree geotermiche in Toscana. I vantaggi sono considerevoli e ci consentono di mantenere nella misura promessa la bolletta degli utenti». Ma veniamo alla novità tecnica. Fino a pochi giorni fa l’impianto di teleriscaldamento prelevava vapore a 185 gradi dal pozzo di estrazione n. 5 posto sopra Canneto, quindi lo passava in uno scambiatore per riscaldare l’acqua della rete di doppio tubo alla temperatura di esercizio. Adesso questo processo viene utilizzato solo in parte, mentre il grosso del "lavoro" di riscaldamento dell’acqua è affidato al "bifasedotto" dell’Enel, una rete parallela alle grosse tubazioni che collegano i pozzi di estrazione alle centrali, nella quale circola la cosiddetta acqua di scarto. Questa è costituita dai liquidi di condensa dei vapori geotermici utilizzati per la produzione di energia elettrica, e già da molti anni viene reimmessa nel sottosuolo per favorire il formarsi di nuova energia geotermica. I liquidi sono molto caldi e intercettati ora a 175 gradi nell’impianto di Monteverdi, riducono fortemente il prelievo di vapore "puro" e quindi i relativi costi di esercizio. Di tutto ciò gli utenti di Monteverdi e di Canneto non si sono accorti di nulla perché l’impianto ha continuato a funzionare senza interruzioni, riscaldando le abitazioni allacciate come mai prima d’ora. Intanto nei due centri abitati procedono i lavori di ampliamento della rete secondo progetto ( e di pari passo la ripavimentazione delle vie e piazzette "terremotate" dagli scavi), mentre negli uffici del Comune ci si prepara a discutere con Enel Green Power la restituzione di 2,4 milioni di euro, messi a disposizione dall’ente elettrico come anticipi sulle future royalties dell’Eolico di Monte Canneto, che però non si farà più. Gli storici buoni rapporti tra Monteverdi ed Enel fanno ritenere all’Amministrazione che si troverà un accordo soddisfacente per entrambe le parti