Monterotondo Marittimo entra a far parte dell’associazione dei Comuni Toscani nata per ottimizzare i servizi della pubblica amministrazione, favorire lo sviluppo locale e il benessere dei cittadini. Il Consiglio comunale ha votato all’unanimità l’adesione.
“E’ un percorso in cui crediamo molto – afferma il sindaco Giacomo Termine – come ho sempre sostenuto, anche due anni fa, quando ci siamo riuniti con i cittadini al Teatro del Ciliegio dopo il risultato elettorale, dobbiamo avere l’entusiasmo di collaborare, perché questa è l’unica via possibile per lo sviluppo locale”.
L’associazione Comuni Toscani (Act) nasce nel 2014 per volontà dei sindaci di Piombino, San Vincenzo, Campiglia Marittima e Suvereto che si trovarono nell’ufficio del sindaco Bandini a San Vincenzo, per far nascere un’associazione sul modello dell’organizzazione territoriale proposta dal professor Renato Di Gregorio. Da allora sono passati due anni e diversi progetti importanti sono stati effettuati e finanziati: la ciclopista tirrenica con un milione e 200 mila euro, il progetto della Rete di Scuole (ColLABorando ) con 750 mila euro dal Miur, il progetto trekking sulle eccellenze etrusche con 100 mila euro.
Il Comune di Monterotondo Marittimo ha colto tutte queste opportunità. I suoi amministratori, come Orano Pippucci, hanno partecipato agli incontri politici di condivisione strategica, così viene chiamata in Act l’iniziativa a monte di ogni progetto. I tecnici hanno partecipato alla progettazione e hanno contribuito agli ottimi risultati conseguiti.
“Il Comune di Monterotondo Marittimo – aggiunge Giacomo Termine – ha valutato con attenzione l’efficacia di questa nuova struttura associativa formalizzando un’adesione che era già evidente nei fatti con la partecipazione ai progetti fin qui realizzati. La stessa cosa ha fatto Massa Marittima. Auspichiamo l’entrata formale degli altri Comuni che hanno già preso parte ai progetti. Questo ci consentirà di fare una pianificazione di più di largo respiro. Peraltro la decisione in Act di avviare un grande progetto di Smart Land e la deliberazione di tutti i Comuni aderenti dell’atto di indirizzo che definisce la governance del piano e le modalità per attuarlo, richiede nuove adesioni. I Comuni di Act, peraltro, stanno già lavorando sul progetto del Ministero dell’Ambiente per il quale serve un’aggregazione che comprenda almeno 100 mila cittadini residenti. Un altro segnale del Governo che indica la volontà che i Comuni si aggreghino per realizzare i progetti."