Un attivo complessivo di 24mila euro. Meno pressione dei mutui sui conti comunali, nessun servizio tagliato né aumenti della pressione fiscale. A Montecatini Valdicecina si approva il bilancio consuntivo 2012, con il voto favorevole dei gruppi Pd e della minoranza di “Sinistra Arcobaleno” e l’astensione del gruppo di minoranza “Centro Destra”. L’assessore alle finanze Sergio Nanni, che ha illustrato il documento all’assemblea, ha parlato di un “bilancio sano” che, nonostante le difficoltà, ha comunque permesso di raggiungere gli obiettivi dell’amministrazione comunale. La gestione di competenza, uno dei principali indicatori di equilibrio, è in attivo di 3000 euro, mentre l’attivo complessivo è di 24000 euro, inoltre diminuisce l’incidenza sul bilancio dei mutui contratti in passato, che rappresentano l’1,75% delle spese correnti». «Tutto questo – ha ribadito Nanni – senza tagliare servizi o aumentare la pressione fiscale». La relazione dell’assessore ha portato all’attenzione dei consiglieri anche una criticità: la consistente diminuzione degli introiti da oneri d’urbanizzazione, vale a dire il tributo pagato da cittadini e imprese per costruire o ristrutturare immobili, e utilizzato dai comuni per investimenti o manutenzioni. «Un incasso di soli 8700 euro, contro le 88000 del 2011 e i 232000 del 2010, e sebbene il Comune da qualche anno non finanzi più la spesa corrente con oneri di urbanizzazione – ha precisato Nanni – se non ci fossero state entrate alternative come il fondo geotermico, il fondo della montagna, i canoni minerari e la piccola indennità d’impatto ambientale dalla discarica di Buriano, non avremmo potuto fare investimenti». Sulla questione degli oneri sono intervenuti anche i consiglieri Riccardo Castagnoli (Centro Destra) che ha invitato il consiglio a riflettere sul dato, perché sintomo della gravità della crisi economica; e Ugo Ricotti (Sinistra Arcobaleno), il quale valutando il periodo di crisi ben lontano dal finire, ha auspicato che il Comune di Montecatini «attui politiche che possano razionalizzare la spesa, per liberare risorse da destinare ad investimenti e sviluppo, ad esempio attraverso l’Unione dei Comuni», chiude Ugo Ricotti.