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Monitoraggio della qualità dell’aria in località Merigar ad Arcidosso (GR)

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L’installazione di una nuova centralina permetterà di effettuare il monitoraggio dell’idrogeno solforato, l’inquinante più significativo emesso dall’attuale centrale geotermica di Bagnore 3 e dalla futura centrale di Bagnore 4

Fonte: ARPAT.Toscana.it

Autore: ARPAT.Toscana.it

La qualità dell’aria nelle zone circostanti la centrale geotermica di Bagnore 3 è ben conosciuta, grazie sia ai dati raccolti dalle tre centraline gestite da ENEL Greenpower (GP), sia alle campagne di monitoraggio effettuate direttamente da parte di ARPAT.
Nel corso del 2012 gli elementi di conoscenza sulla qualità dell’aria in questa zona si sono estesi e rafforzati tramite una serie di attività portate avanti da ARPAT:

  •  verifiche sulla qualità dei dati raccolti dalle centraline ENEL GP;
  • monitoraggio continuativo della qualità dell’aria ad Arcidosso per i parametri idrogeno solforato e mercurio, che ha permesso di raccogliere i dati dell’intero anno 2012;
  • 5 campagne di monitoraggio della concentrazione media di idrogeno solforato tramite radielli in tutta l’area circostante la centrale di Bagnore 3, fra cui due postazioni in loc. Merigar e podere Nuovissimo.

L’insieme dei dati così raccolti fornisce un quadro rassicurante della qualità dell’aria per i parametri idrogeno solforato e mercurio, quest’ultimo relativamente ad Arcidosso, località Scoiattolo.
I valori registrati in merito all’idrogeno solforato permettono di valutare come limitato anche il possibile effetto di molestia odorigena.
Risultati delle campagne con radielli intorno alla centrale geotermica Bagnore 3Rassicuranti sono anche i risultati delle campagne tramite radielli, da cui non emergono criticità: l’unico punto che mostra valori significativamente superiori a quelli delle 4 stazioni di monitoraggio è la postazione 17, a sud di Santa Fiora, evidentemente influenzata da fonti naturali di idrogeno solforato.

ARPAT ha fra l’altro effettuato anche la valutazione dei dati di concentrazione in aria di gas radon, misurati nella stazione ENEL GP di Arcidosso: il valore medio relativo ai dati ad oggi disponibili relativamente agli anni 2011 e 2012 è pari a 5,92 Bq/m3, ampiamente all’interno del fondo naturale, compreso fra 1 e 10 Bq/m3.

Partendo da questo quadro conoscitivo e considerando che il monitoraggio di idrogeno solforato costituisce anche un indicatore per gli altri inquinanti gassosi (mercurio, ammoniaca), lo specifico monitoraggio di questa sostanza tramite una stazione aggiuntiva, previsto dall’autorizzazione unica relativa alla realizzazione della centrale geotermoelettrica di Bagnore 4, permetterà di verificare con dettaglio e precisione la rilevanza dei fenomeni odorigeni e la loro correlazione con l’attività delle centrali attuale e futura. Presso tale centralina verranno attivate anche forme di monitoraggio aggiuntive, di cui sono attualmente allo studio la fattibilità e le modalità.