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Monitoraggio del Pier: con la geotermia già superato l’obiettivo del 20% previsto al 2010.

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Rimane però da implementare la parte di sfruttamento termico della risorsa

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Il Pier, Piano di indirizzo energetico regionale, è stato approvato dal Consiglio Regionale l’8 luglio 2008, e come previsto dallo stesso documento di pianificazione, la Giunta è tenuta a presentare “annualmente al Consiglio un documento di monitoraggio e valutazione che descrive il quadro conoscitivo del sistema energetico regionale e i risultati dell’attuazione delle politiche regionali in materia di energia”.

In adempimento a quanto previsto dal Pier, il documento di monitoraggio è stato quindi presentato a novembre dello scorso anno ed è possibile leggerlo sul sito della Regione Toscana (oppure si veda la pagina dedicata al PIER su GeotermiaNews qui)

Gli obiettivi del Pier prevedono che i consumi energetici della Toscana ipotizzati al 2020 pari a 7,56 MTep vengano ridotti, a seguito degli interventi nazionali e regionali stimati, a 6,93 MTep.

A quella data il Pier prevede la possibilità di raggiungere l’obiettivo di produrre il 50% di energia elettrica con fonti rinnovabili.

Ipotesi resa plausibile dal fatto che la Toscana, presenta una buona performance sul fronte elettrico, grazie alla presenza della geotermia.

Diversa è invece la situazione sul fronte dell’energia termica, in cui i consumi risultano più che doppi rispetto a quella elettrica e su cui, in questo caso, la presenza della geotermia non aiuta più di tanto perché ancora poco diffuso il suo utilizzo a tale scopo, sia con forme di teleriscaldamento che con pompe geotermiche.

Il Pier indica tre obiettivi di sviluppo intermedi della produzione di energia da fonti rinnovabili per arrivare al 50% nel 2020, che prevedono il 20% degli interventi realizzati al 2010 e il 40% al 2012 e quindi il 100% degli interventi realizzati al 2020.

Il contributo che dovrà fornire la geotermia al raggiungimento di tali obiettivi riguarda sia l’incremento della produzione di energia elettrica, per cui si prevedono 200 MW aggiuntivi al 2020, sia la realizzazione da piccoli impianti alimentati da media entalpia, considerati “sicuramente meno impattanti ed altrettanto efficaci di quelli esistenti”.

Riguardo agli obiettivi intermedi sono già stati autorizzati (alla data del documento di monitoraggio) 72 MW di potenza nell’area cosiddetta tradizionale (Larderello-Travale) che porta il da 711 a 782MW la potenza installata. La loro entrata in funzione sarà già in grado, quindi, di incrementare notevolmente la produzione toscana di energia elettrica da rinnovabili, data la loro alta producibilità. Un risultato che se rapportato a quello generale dell’incremento di 200 MW rispetto al 2020 già rappresenta il superamento dell’obiettivo del 20% della previsione al 2010.

Quindi il documento di monitoraggio del Pier ritiene adeguata la previsione di sviluppo di ulteriori 200 MW al 2020, anche tenuto conto del programma Enel per il quinquennio 2007/2011 che prevede interventi sulla geotermia per 112 MW elettrici.

 

Il documento di monitoraggio del Pier affronta anche il capitolo sonde geotermiche, dove come sottolineato anche nell’introduzione dello stesso, si ritiene vi sia ancora molto lavoro da fare, anche se si prende atto che “la scarsa diffusione di tale tipo di impianti, pur in presenza di una potenzialità notevole, non consente di effettuare previsioni dettagliate di sviluppo”.

Quindi anziché una previsione di sviluppo “si assume al 2020, una previsione di risparmio di circa 18 KTep” grazie alla diffusione di impianti di climatizzazione (riscaldamento e raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria) a mezzo di sonde geotermiche e pompe di calore a circuito chiuso.

Si rileva però che affinché vi possa essere una considerevole diffusione di questa tipologia d’impianti, che come viene indicato possono consentire una riduzione dei consumi energetici di circa il 49% ed una riduzione di emissioni di CO2 di circa il 40% rispetto ad un impianto tradizionale con caldaia a gas e raffrescamento separato, è necessaria una valida azione di divulgazione e incentivazione.

L’implementazione del Pier per lo sfruttamento del calore geotermico a bassa e media entalpia mediante pompe di calore è stata sino ad ora attivata attraverso alcuni strumenti d’incentivazione, che hanno portato al finanziamento di 30 progetti ( 28 con il cosiddetto bando de minimis- Decreto 2744/2008 e 2 con il programma che discende dal bando relativo al decreto 4466/07) per un totale di 410,6 Kw di potenza.

I 60 impianti di sonde geotermiche autorizzate in Toscana al 31 dicembre 2008, sono quindi in grado di erogare potenze pari a 1937,54 KW di riscaldamento e 1527,15 KW di raffrescamento.

Ma non viene evidenziato a quale risparmio corrispondono.