Home Cosvig Modello di generazione distribuita e innovazione tecnologica: le chiavi per il futuro...

Modello di generazione distribuita e innovazione tecnologica: le chiavi per il futuro del fotovoltaico

534
0
CONDIVIDI
Il rapporto “Distributed Solar Energy Generation-Demand Drivers and Barriers, Technology Issues, Competitive Landscape, and Global Market Forecasts”, pubblicato da Pike Research, mette in evidenza che la crescita dell’energia solare distribuita avverrà grazie alla riduzione dei costi, a nuovi sistemi di finanziamento e all’emergere di nuovi modelli di proprietà.

Fonte: Rinnoabili&Territorio

Autore: Redazione

Nello studio di Pike Research sono analizzati lo stato attuale e le prospettive future del mercato globale del solare fotovoltaico distribuito, tramite una valutazione delle tendenze globali, l’analisi dei costi, le previsioni di installazione e dei prezzi, il dimensionamento del mercato ed un esame del panorama competitivo dei produttori del solare fotovoltaico.

Il rapporto sottolinea che “tra il 2006 e il 2010, la capacità totale globale di molte tecnologie di energie rinnovabili (solare fotovoltaico (Fv), energia eolica e il solare a concentrazione (Csp), i pannelli solari per uso sanitario e i biocarburanti) è cresciuta a tassi che vanno da circa il 15% a quasi il 50% annuo”.  

Tra le energie rinnovabili il fotovoltaico è la forma più diffusa di produzione distribuita ed è quello che ha avuto la maggior crescita: solo nel 2010, il mercato del solare fotovoltaico è cresciuto ad un tasso del 72%, costituendo un vero e proprio boom della diffusione mondiale di questa tecnologia .

Pike Research sostiene che “uno dei fattori principali di questa crescita siano stati gli incentivi economici, in genere quelli finanziati dal governo“.

Un sostegno però destinato a subire riduzioni –è già successo in alcuni paesi e lo sarà anche in Italia secondo quanto prevede il decreto ora al parere della Conferenza Stato Regioni— ma vi saranno altri elementi ad influenzare il mercato del futuro.

Tra questi –scrivono nel rapporto- i fattori chiave per il mercato del solare fotovoltaico per i prossimi anni saranno, in particolare, la riduzione dei prezzi e nuovi meccanismi di finanziamento residenziali.

Le notizie, secondo Pike Research, sono buone per tutto il mercato della produzione distribuita di energia solare: “aumenterà dai circa 66 miliardi dollari nel 2010 a più di 154 miliardi dollari all’anno entro il 2015, con un tasso di crescita annuale del 18%”.  

Nello stesso periodo  “il fotovoltaico distribuito installato salirà dagli attuali 9,5 GW a più di 15 GW” e si prevede che nel periodo 2011-2015 saranno “quasi 600 miliardi di dollari i ricavi distribuiti in tutta la catena di  valore del solare Fv”.

Nel 2010-2011 il fotovoltaico era ormai installato in oltre 100 Paesi del mondo e l’analista Dexter Gauntlett, che ha curato il rapporto, spiega che «Il mercato è guidato da una rete di impianti fotovoltaici residenziali e commerciali connessi  alla rete e si concentra nelle regioni con incentivi finanziari più favorevoli (quali il "premium feed-in tariffs”) tra i quali Germania, Italia, Francia, Repubblica Ceca, Giappone, gli Stati Uniti, guidati dalla California, e il Canada, guidato dall’Ontario». 

L’Europa continua ad essere il più grande mercato per il fotovoltaico distribuito, ma Cina e India e le altre economie, con alti tassi di crescita della popolazione senza accesso all’elettricità, rappresentano una grande opportunità di mercato.

«La domanda dei consumatori per i sistemi distribuiti è in crescita -sottolinea Pike Research- mentre il costo dei moduli fotovoltaici ha continuato la sua discesa costante.

Insieme al finanziamento innovativo, alle opzioni di leasing ed agli efficaci programmi tariffari feed-in, il solare fotovoltaico si sta espandendo più velocemente di quanto si fosse previsto.

Una spinta importante è data anche dalle nuove tecnologie che stanno emergendo e che porteranno ad una rapida discesa dei costi.

La produzione cinese in  silicio cristallino è sempre più economica e i prodotti in film sottile stanno aumentando la loro  di efficienza.

A questo proposito è lungimirante il  progetto quadriennale "Sustainable novel flexible organic watts efficiently reliable" (Sunflower) finanziato dall’Ue con 11 milioni di euro, che riunisce ricercatori di Italia, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Svezia e Svizzera per produrre energia solare da pannelli solari stampati su film plastico altamente efficienti e riciclabili.  

Il Servizio comunitario su R&S dell’Ue –Cordis- spiega che “le celle solari stampate su film plastico sono tra le tecnologie più innovative nella generazione di energia solare e permettono di realizzare pannelli solari flessibili, leggeri e a basso costo. Tuttavia, anche se questa nuova tecnologia ha rappresentato finora un passo positivo nella direzione giusta, c’è ancora del lavoro da fare per quanto riguarda l’efficienza e la durata dei pannelli”.

I ricercatori di Sunflower pensano che il problema possa essere risolto “utilizzando macchine per la stampa di grandi dimensioni per una produzione di massa dei pannelli su rotoli di materiali flessibili. Ciò rappresenterebbe un miglioramento rispetto ai pannelli rigidi in silicio attualmente in uso. Riuscendo ad aumentare l’efficienza e la durata delle celle e allo stesso tempo a ridurre i costi di produzione mediante tecnologie rispettose dell’ambiente, i partner del progetto sperano che il loro lavoro ci avvicinerà a un mondo in cui ognuno può avere accesso a un’energia ecologica ed efficiente“. 

Il coordinatore del progetto, Giovanni Nisato, del Centre Suisse d’Electronique et Microtechnique, sottolinea: «Abbiamo l’opportunità di sviluppare una tecnologia che è perfetta per la produzione nell’Ue grazie al suo elevato livello di automazione, alla necessità di personale altamente qualificato, al basso consumo di energia e alla grande vicinanza a fornitori e mercati». 

I vantaggi dei pannelli solari stampati su film plastico sono la flessibilità, il peso ridotto e il basso costo e -secondo Cordis– “permetteranno lo sviluppo di applicazioni di consumo come pannelli solari avvolgibili o pannelli integrati tridimensionalmente in strutture architettoniche, e alla fine renderanno possibile la realizzazione di campi di pannelli solari più economici e robusti per fattorie solari. Questa è un’opportunità importante per l’Ue per ampliare ulteriormente la sua base di innovazioni nel campo delle energie alternative”.