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Mix di fondi, sgravi e tariffe competitive

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La ricetta dei paesi dell’Europa dell’est

Fonte: Il Sole24ore

Autore: Paolo Peroni

 

Finanziamenti (ai siti ma anche alla ricerca), tariffe energetiche convenienti e sgravi fiscali. È il mix che ha reso in pochi anni l’Est Europa l’area più attraente in Europa nello sviluppo delle energie alternative.
Polonia
La ricetta polacca prevede il cofinanziamento di progetti di sviluppo dal Fondo nazionale per la protezione ambientale e da fondi comunitari o banche polacche. Tutti i produttori di energia, anche da fonti tradizionali, sono tenuti a conseguire un volume minimo di certificati verdi (green credits) validi sine die e riconosciuti a chi produce energia da fonti pulite, rendendo possibile anche la circolazione dei diritti patrimoniali dalla loro immissione sul mercato. Le aziende sono poi obbligate all’acquisto dell’intera produzione di energia elettrica pulita, collegata alla rete del proprio fornitore al prezzo medio vigente sul mercato. Chi produce energia elettrica "pulita" ha quindi una doppia fonte di reddito: dalla vendita dell’energia e dei diritti patrimoniali dei green credits. Ulteriori incentivi sono: lo sconto del 50% dei costi di collegamento delle fonti rinnovabili alla rete, l’obbligo di dare priorità alla trasmissione di energia da fonti rinnovabili e l’esonero delle aziende di potenza minore di 5 Mw dagli oneri per il rilascio delle concessioni. Infine, dal 2004, chi vende energia rinnovabile è esente da accise.
Bulgaria
La Bulgaria ha adottato nel 2011 il cosiddetto Energy from Renewable Sources Act (Ersa). Tra le misure, una distribuzione privilegiata dell’energia elettrica da fonti rinnovabili e la fissazione di prezzi preferenziali d’acquisto (feed-in tariff), con contratti di lungo termine, nei quali la durata varia in base alla tipologia di fonte energetica adoperata (20 anni in caso di acquisto di elettricità da fonti geotermali, da energia solare o da biomassa; 12 anni per elettricità da eolico e 15 anni se da centrali idroelettriche con capacità fino a 10 Mw). I prezzi dell’energia elettrica da fonte rinnovabile e da centrali idroelettriche di potenza fino a 10 Mw (Iva del 20% esclusa) vanno dai 91 ai 115 euro per le centrali elettriche, dai 70 ai 97 euro per quelle eoliche e da 60 a 308 euro circa per la produzione da fotovoltaico.
Romania
La legge 139/2010, modificativa della 220/2008 ha introdotto un sistema di promozione delle energie da fonti rinnovabili della durata di 15 anni, basato su un meccanismo di certificati verdi rilasciati dal gestore di rete al produttore di energia, in base alle quantità di energia elettrica prodotta ed immesse in rete e alla tipologia di fonte rinnovabile impiegata.
Serbia
La Energy Law, dal 1° gennaio 2013, promuove procedure semplificate per gli investimenti. La Serbia ha sviluppato un sistema di tariffe feed-in per stimolare l’energia prodotta da centrali con capacità inferiore a 10 Mw.
Per piccoli centrali idroelettriche si va da 5,9 a 9,7 euro per Kwh; per impianti a biomassa da 11,4 a 13,6 euro per Kwh; per impianti di biogas tra 12 e 16 euro per kwh e per centrali geotermiche a 7,5 euro per kwh.
Rödl & Partner