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“Miopia dimezzare i fondi green”

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Romanelli (Sel) se la prende con la decisione della giunta regionale di ridurre i finanziamenti alle rinnovabili

Fonte: La Repubblica – Firenze

Autore: e.f.

«DISINVESTIRE sulla green economy? Un errore madornale. Rossi ci ripensi». E’ la protesta di Mauro Romanelli, capogruppo di Sel in Consiglio regionale, contro la decisione, presa lo scorso 30 luglio dalla giunta toscana, di dimezzare il fondo per le energie rinnovabili, di tagliarlo da 3 a 1,5 milioni nell’ambito di un pacchetto di risparmi da 19,5 milioni. Non è un azzeramento definitivo di spesa quello sul fondo di garanzia a copertura degli investimenti sulla green economy: a quanto pare potrebbe valere solo per il 2012, visto che per l’anno prossimo il governatore Rossi conta di recuperare almeno una parte dei 19,5 milioni di euro di tagli effettuati, capitolo rinnovabili compreso. Ma l’operazione è sufficiente a muovere l’attacco di Sel, che pure sostiene la maggioranza: «E’ davvero grave che non si sia parlato di una scelta così importante in una riunione di maggioranza », osserva Romanelli. Ma più che il metodo è la sostanza ad allarmare il capogruppo dei vendoliani in Regione: «Il merito del provvedimento lascia davvero di stucco. Un fondo di entità ridicola, 3 milioni di euro, molto inferiore a quanto stanziato da altre Regioni per obiettivi simili. Tre milioni che neppure uscirebbero effettivamente dalle casse della Regione, in quanto si tratta soltanto di un fondo di garanzia per gli investimenti, di privati ed enti pubblici, quindi un cosiddetto fondo di rotazione, che in effetti rimane tutto nel bilancio regionale, a meno che qualcuno dei soggetti beneficiari non divenga davvero insolvente», spiega Romanelli. Dagli uffici regionali auspicano che nel 2013 il fondo venga recuperato, che venga riportato a 3 milioni. Ma fanno anche notare che in questa fase, vista la crisi, gli investimenti sui pannelli fotovoltaici sono in stallo. E che dunque 1,5 milioni per partire, potrebbero già bastare. Non per Sel però: «Sul terreno della green economy bisognerebbe fare molto di più».