Da uno a ben 3,5 milioni di dollari: su queste cifre si aggirano i singoli investimenti che il Dipartimento dell’Energia (DoE) statunitense è pronto ad elargire al programma MOSAIC. Acronimo di Micro-scale Optimized Solar-cell Arrays with Integrated Concentration, MOSAIC sta conducendo nuove ricerche sul fronte delle tecnologie solari, e in particolare su quelle del micro fotovoltaico a concentrazione. Advanced Research Projects Agency del DOE ha stanziato un totale di 24 milioni di dollari che dovranno essere spartiti fra 11 differenti progetti, portati avanti in sette stati americani; ad accomunare i lavori è l’obiettivo di fondo: riuscire a “raddoppiare la quantità di energia” che i pannelli solari in grado di raccogliere.
Come suggerisce lo stesso nome del programma, l’iniziativa della Casa Bianca mira a mettere a frutto il potenziale ancora non sfruttato della concentrazione della luce sulle celle fotovoltaiche per raggiungere efficienze di conversione più elevate di quelle attualmente disponibili. Gli alti tassi di conversione teoricamente realizzabili con il solare a concentrazione, infatti, sono oggi in gran parte confinati al settore della Ricerca e Sviluppo, con barriere di costo elevato per la sua adozione su larga scala. In tale contesto, MOSAIC esaminerà studierà a fondo i settori in cui, grazie allo sviluppo di innovativi processi industriali, è possibile compiere un passo avanti ed avvicinarsi alla produzione commerciale.
La quota più alta dei finanziamenti è stata assegnata a due progetti del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Il primo si dedicherà allo sviluppo di speciali micro-ottiche da integrare nei pannelli capaci di quadruplicare la quantità di luce solare diretta catturata e triplicare quella diffusa. Le ottiche, che saranno progettate appositamente puntando all’obiettivo della produzione di massa, dovranno poter separare la luce del sole in bande per lunghezza d’onda e indirizzare quelle band su celle solari opportunamente configurate. Il secondo progetto, invece, studierà come costruire l’architettura concentratore direttamente nelle celle fotovoltaiche al fine di tagliare i costi di fabbricazione.