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Mercato emergente della geotermia: l’Australia calling for start up

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L’Australia si presta ad essere il luogo ideale per l’estrazione geotermica, grazie alla presenza di molti siti con rocce calde; attualmente, grazie allo stanziamento di oltre 1,5 miliardi di dollari per la ricerca, oltre 50 aziende stanno lavorando per l’esplorazione geotermica, e le start up mondiali stanno osservando con interesse gli avanzamenti nella prospettiva di investimenti futuri.

Fonte: Green Energy Journal.it

Autore: Eleonora D’Angelo

L’energia geotermica, è una fonte di energia elettrica ad emissioni zero, che è considerata una fonte di energia alternativa e rinnovabile. Essa si basa sulla geotermia, ovvero sul calore naturale della Terra dovuto all’energia termica rilasciata in processi di decadimento nucleare naturale di elementi radiottivi quali l’uranio, il torio e il potassio (i principali siti di estrazione sono appunto costituiti da vulcani e rocce calde).
Le società australiane fanno passi da gigante nell’ambito dei sistemi geotermici avanzati. L’impianto gestito dalla Geodynamics (1-MW Habanero) che si trova a sud del continente, vicino a Innamincka, è stato luogo di sperimentazioni e di test che contribuiscono alle conoscenze mondiali in tema di sistemi geotermici avanzati (E.G.S.) e Geoff Ward – il chief executive officer della società – è alla ricerca di nuovi partner per continuare le sperimentazioni.
Il Ministro australiano per le risorse minerarie e l’energia Tom Koutsantonis, sottolineando che l’Australia del sud è stato il primo Stato ad offrire aree geotermiche di licenza, ha espresso la sua opinione in un comunicato stampa: "Il progetto Habanero è una dimostrazione significativa a livello globale della capacità geotermica E.G.S." Il test pilota che si sta svolgendo presso il sito avrà una durata di circa 100 giorni e dovrebbe terminare in agosto 2013. Le principali aree autstraliane ad alta capacità di estrazione sembrano essere: la Cooper/ Eromanga Bacino in South Australia; Hunter Valley vicino a Newcastle; l’Otway Bacino a Victoria e l”area della Tasmania.
La notizia dall’Australia arriva sulla scia di tre E.G.S. Progetti geotermici statunitensi, tutti finanziati dal Dipartimento dell’Energia per gli Stati Uniti. Il sito di Ormat Technologies nel Nevada, sarà il primo progetto E.G.S. ad essere collegato alla rete elettrica ma non il solo. Anche il progetto attuato in Oregon ha dato vita a tre serbatoi geotermici da un singolo pozzo. Le aziende impegnate nella produzione geotermica si trovano attualmente (oltre all’Australia e agli Stati Uniti) in Italia, Nuova Zelanda e Giappone e la fonte maggiore di estrazione è l’attività vulcanica. L’Unione Geotermica Italiana (U.G.I.) ha pubblicato sul proprio sito l’appuntamento che si terrà a Pisa dal 3 al 7 giugno prossimi, la "Conferenza Europea di Geotermia": si tratta di un importantissimo evento scientifico per gli interessati al settore, con un attesa di almeno 500 partecipanti ed un importante spazio espositivo.