Com’è cambiato e come sta cambiando il mercato elettrico? A fare il punto è stata la Relazione annuale dell’Autorità per l’energia resa nota ieri. In crescita la produzione lorda da rinnovabili nel 2014, soprattutto per l’ulteriore aumento della produzione fotovoltaica. Ma a crescere è anche la domanda mondiale di petrolio, rallentano invece gas e carbone.
È questo lo scenario emerso dall’analisi dell’Aeegsi. Un mercato sempre più user-oriented e dominato sempre di più dalle energie pulite. Eppure le fonti fossili non mancano di far sentire il loro apporto. Petrolio – Nel 2014 la domanda mondiale di petrolio è salita con +0,7 milioni di barili al giorno raggiungendo i 92,5 milioni di b/g. Primato perduto dai Paesi OCSE con 45,6 milioni di b/g, contro i 46,1 dell’anno precedente. All’opposto, l’aggregato degli altri Paesi ha raggiunto i 46,9 milioni di b/g, con un +1,2 milioni di b/g rispetto all’anno precedente. In crescita la domanda dell’Asia, che ha raggiunto i 22,5 milioni di b/g, di cui 12,1 rappresentati dalla domanda cinese, aumentata di 0,3 milioni di b/g.
Gas naturale – La domanda mondiale ha subito una contrazione del -2% nel 2014 dovuta soprattutto al forte calo in Europa (-12% circa), dove la domanda in un anno è scesa di 56 miliardi di m3, 117 miliardi dal 2010.
Numeri positivi altrove: ad esempio negli Usa la domanda è aumentata del 2,6% nel 2014, in Australia ha registrato un +20% circa e in Cina +5,6%, quest’ultima con un ritmo rallentato rispetto agli anni precedenti. Al contrario la zona dell’OCSE, l’Europa ha subito un calo dei consumi del 10%, a causa della limitata crescita economica e delle temperature nel complesso miti.
Anche la crescita contenuta della domanda elettrica ha inciso sulla domanda di gas, soggetta anche alla forte concorrenza delle fonti rinnovabili. Tra i principali Paesi, Italia e Germania hanno presentato riduzioni a due cifre, rispettivamente -12% circa e -14%.
Carbone – è l’India a trainare i consumi, mentre la Cina e gli altri paesi in via di sviluppo frenano nel 2014. Soprattutto in Cina, dove il carbone ha ancora un ruolo importante c’è stata una riduzione dei consumi, della produzione interna, delle esportazioni e delle importazioni, per la prima volta dopo 14 anni.
Calo della domanda anche negli Usa a causa di una minore richiesta del settore termoelettrico. Numeri in aumento in India, che con Stati Uniti e Cina impiega circa 3/4 del carbone per uso termico del mondo.
Fonti rinnovabili – Secondo l’analisi, nel 2014 è ancora in calo la produzione nazionale lorda, scesa a 278 TWh, in diminuzione del 4,2% rispetto al 2013. La produzione nazionale ha coperto l’86% del totale. Invece, la produzione lorda da rinnovabili nel 2014 è aumentata da 112 a 119,3 TWh (+7%), soprattutto per via dell’aumento della produzione fotovoltaica. La quantità di energia elettrica da rinnovabili incentivata ha superato i 64 TWh, per un costo nel 2014 di circa 12,7 miliardi di euro, di cui circa 12 miliardi coperti tramite la componente A3 della bolletta.
“Tra le nuove potenzialità del settore elettrico, vi è pure la partecipazione attiva della domanda (demand response), in grado di fornire quei servizi di flessibilità richiesti da un sistema caratterizzato da un‘ampia produzione da fonti rinnovabili, Elettricità: scelte più consapevoli con l’ ‘energy footprint’, l’impronta energetica dei propri dati storici di consumo e potenza Investimenti per rinnovo contatori fondati su attente analisi costi-benefici 13 con elevata intermittenza nella generazione. A partire dalle risultanze dei progetti pilota smart distribution grid, l’orientamento dell’Autorità è per un’evoluzione dei sistemi di distribuzione in smart distribution system, ossia infrastrutture che consentono l’effettiva partecipazione delle risorse diffuse (ad esempio, la generazione distribuita) ai servizi di dispacciamento, realizzando l’integrazione delle fonti rinnovabili” ha detto il Presidente Guido Bortoni nella presentazione.
Inoltre, secondo Bortoni la generazione distribuita è arrivata nel 2013 a oltre 64 miliardi di kWh, pari a tutto il consumo elettrico delle famiglie italiane, crescendo annualmente con ritmi a due cifre. Un accenno anche ai Seu, i Sistemi efficienti di utenza che promuovono il consumo o l’autoconsumo da fonte rinnovabile o cogenerativa ad alto rendimento e che secondo Bortoni “rappresentano il cardine del nuovo paradigma ambientalmente sostenibile” così come i sistemi di accumulo elettrico che “stanno prendendo velocemente piede ed anche le barriere di costo sembrano destinate a crollare molto presto”.