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Melinda presenta le nuove modalità di conservazione delle mele.

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Anche la geotermia viene sfruttata per l’efficienza energetica ed il risparmio idrico.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Il Consorzio Melinda compie un significativo passo verso il risparmio energetico. Anche in questo caso la nota creatività italiana ha dato il proprio valido contributo. Sarebbe targata proprio Made in Italy l’ultima iniziativa green che consente di risparmiare energia grazie all’adozione di particolari procedure per lo stoccaggio delle mele. Il progetto Ipogeo rappresenta infatti una valida alternativa rispetto alle normali procedure di conservazione della frutta. Realizzato nella terra delle mele, l’innovativo sistema ha destato subito l’attenzione dell’opinione pubblica proprio per la sua semplicità e validità. Nato dalla collaborazione tra le tredici cooperative del Consorzio Melinda, il progetto Ipogeo prevede la creazione di un ambiente ideale per lo stoccaggio delle mele grazie all’uso sapiente delle risorse naturali del territorio. Grazie alle proprietà isolanti della Dolomia è stato possibile creare il primo impianto per la frigo-conservazione di frutta con condizioni atmosferiche controllate.

Realizzato per soddisfare la necessità di aumentare gli spazi per la conservazione delle mele di numerose cooperative di Melinda, il progetto rappresenta una valida soluzione alle esigenze di stoccaggio di una crescente produzione. Prelevando circa 90.000 metri cubi di pietra, totalmente impiegata per le esigenze edilizie, si è creato uno spazio adatto ad accogliere ben dodici celle, evitando però di usare del materiale plastico isolante la cui composizione chimica richiede elevati costi per le procedure di smaltimento e sostituzione. Tra gli altri vantaggi garantiti da questo innovativo sistema rientrano anche: la riduzione del consumo di energia, il forte risparmio idrico garantito dalla geotermia per il raffreddamento dei compressori; l’eliminazione dei pannelli coibentati il cui smaltimento genera forte inquinamento e, infine, la salvaguardia del paesaggio e del territorio agricolo derivante dalla non realizzazione dell’ennesimo grande capannone in superficie.

Il nuovo magazzino sotterraneo di Melinda (capienza 10.500 tonnellate (1050 vagoni) in 12 celle per un totale di 33.870 bins) dà notevoli risparmi energetici rispetto ai magazzini tradizionali.

L’ammasso roccioso, con i suoi 2800 chili a metro cubo, è infatti un perfetto isolante naturale le cui proprietà termiche aumentano con il tempo, a differenza di quanto accade per gli isolanti artificiali utilizzati tradizionalmente che hanno una vita limitata, e che con il passare del tempo peggiorano le proprie qualità tecniche. Da ciò deriva un importante risparmio energetico: già da subito il magazzino sotterraneo funziona con potenze frigorifere installate ridotte, e, ancor più dopo alcuni anni di funzionamento, impiega quantità di energia di gran lunga inferiori rispetto ai sistemi convenzionali, restituendo un importante risparmio nella gestione. Nel magazzino sotterraneo il consumo di energia elettrica è infatti inferiore del 70% rispetto alla soluzione fuori terra e la potenza elettrica installata per alimentare degli impianti frigoriferi a servizio delle celle è ridotta dell’80%.

 

La tecnologia per la produzione del freddo impiegata nel nuovo magazzino aumenta ulteriormente il risparmio energetico integrando il ciclo frigorifero necessario alla conservazione della frutta con i bacini sotterranei finalizzati all’accumulo di acqua ad uso irriguo a favore della comunità locale. Dal sottosuolo fuoriesce infatti acqua a bassa temperatura che, transitando verso tali bacini di accumulo, permette di asportare il calore generato dagli impianti frigo nella fase di condensazione del fluido refrigerante, aumentando così il rendimento complessivo del ciclo frigorifero. Tale schema impiantistico, che è reso possibile dalla contemporanea presenza dei bacini ipogei a uso irriguo e delle celle per la conservazione della frutta, consente l’azzeramento del consumo di acqua impiegata per il funzionamento dei sistemi di condensazione evaporativa tradizionali, eliminando allo stesso tempo l’inquinamento acustico tipico dei sistemi fuori terra.