Nella terza città svedese è in fase di sviluppo una rete di teleriscaldamento. Hoffmann: «L’energia geotermica è una delle migliori soluzioni per i sistemi energetici urbani del futuro»
Malmö, la terza città svedese per dimensioni e numero di abitanti, punta con decisione sulla geotermia per poter divenire neutrale dal punto di vista climatico entro il 2030: un obiettivo che il Green Deal proposto dalla Commissione Europea prospetta per l’intero continente due decenni dopo, ovvero al 2050.
Una parte fondamentale di questa transizione arriverà dal teleriscaldamento geotermico, con l’obiettivo di utilizzare il calore naturalmente presente nel sottosuolo per la climatizzazione degli edifici.
La multinazionale dell’energia E.ON, infatti, nelle vesti di partner energetico della città, ha annunciato un piano che prevede di arrivare a trivellare fino a 5-7 km nel sottosuolo per raggiungere una «temperatura massima prevista di 160 gradi Celsius, che sarà sufficiente ad alimentare direttamente la rete di teleriscaldamento di Malmö».
L’obiettivo è quello di fornire calore rinnovabile ed efficiente ai clienti del teleriscaldamento a partire dal 2022: come spiegano dalla società, il budget totale per il progetto è di 5,4 milioni di euro, e l’Agenzia svedese per l’energia lo sostiene con 1,2 milioni di euro.
Come partner per le perforazioni E.ON sta collaborando con St1, che ha intrapreso trivellazioni simili a Espoo, in Finlandia; tra gli altri partner figurano il Servizio geologico svedese, la città di Malmö e l’Università di Uppsala.
«L’obiettivo di E.ON – dichiara Marc Hoffmann, CEO di E.ON Svezia – è quello di fornire ai clienti svedesi il 100% di energia rinnovabile e di recupero. Con la geotermia profonda, stiamo attingendo a una nuova fonte di energia che può garantire la produzione di energia rinnovabile a lungo termine. L’energia geotermica profonda consente un utilizzo efficiente, non produce emissioni, non produce rumore e consente un risparmio dello spazio utilizzato, rendendola una delle migliori soluzioni per i sistemi energetici urbani del futuro».