OTTO COMUNI hanno accantonato i contributi geotermici per costituire una sorta di «fondo di solidarietà» con cui allentare la pressione fiscale a carico dei cittadini. L’importo è 250mila euro all’anno per almeno un decennio, a partire dal 2014. L’iniziativa è dell’Unione dei Comuni amiatini: Seggiano, Castel del Piano, Arcidosso, Cinigiano, Santa Fiora, Semproniano, Roccalbegna e Castell’Azzara. «E’ una decisione presa di comune accordo — spiega Emilio Landi, sindaco di Arcidosso — e approvata in tutte le assemblee consiliari. Il contributo più consistente è arrivato da Santa Fiora e Arcidosso, ma partecipano anche Castel del Piano e Roccalbegna. Il fondo agirà negli otto Comuni e sulla destinazione deciderà la giunta dell’Unione: c’è già un regolamento». L’obiettivo è non far ricadere sui cittadini gli effetti di una pressione fiscale elevata. «Un Comune, pur di continuare a garantire certi servizi ai cittadini o realizzare certi progetti, potrebbe essere costretto ad alzare al massimo le imposte per far quadrare i conti — dice Landi — mentre con l’aiuto di questo fondo di solidarietà potrà mantenere le aliquote minime senza rinunciare alle progettualità. E’ un effetto riequilibratore. Tutto passa attraverso i Comuni, ma c’è una ricaduta diretta sui singoli cittadini». Gli intenti futuri sono ancor più ambiziosi: «Stiamo lavorando — svela il sindaco Landi — per istituire una sorta di tributo unico in tutto il territorio amiatino: sarà in gestione associata, così come le ragionerie dei Comuni. Vogliamo riequilibrare il territorio come se fosse un’unica realtà. E non solo: i Comuni geotermici istituiranno un altro fondo, ancora più consistente, per concedere contributi a fondo perduto (fino al 40% dell’importo) alle nuove imprese o alle ristrutturazioni di attività esistenti. Sarà disponibile nei prossimi mesi».