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L’Umbria adotta il «bollino ecologico»

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‘Green heart’ diventa marchio di qualità

LA REGIONE UMBRIA E’ LA PRIMA IN ITALIA A DOTARSI DI UN SIMILE STRUMENTO

Fonte: La Nazione – Umbria

Autore: Silvia Angelici

AZIENDE, negozi, ristoranti, Comuni, scuole, organizzatori di eventi: se rispettosi di determinati parametri in linea con la salvaguardia dell’ecosistema potranno fregiarsi del marchio «green heart quality». L’idea è della Regione Umbria con l’obiettivo appunto di riunire sotto un’unica insegna tutte le realtà della green economy che puntano alla sostenibilità, per promuovere il territorio e i prodotti, specie nei mercati esteri, ed accrescere l’immagine dell’Umbria a luogo d’eccellenza per il rispetto dell’ambiente. Come è stato sottolineato, l’Umbria, in assenza di un marchio ecologico nazionale, è la prima regione a dotarsi di un «blasone» di questo tipo. «La Regione — ha detto la presidente Catiuscia Marini — ha voluto lavorare, anticipando le altre regioni, alla costruzione di questo percorso che punta a promuovere il territorio e le sue eccellenze ‘green’, dando sviluppo così non solo alle buone pratiche ambientali ma anche all’economia regionale perché investire nella sostenibilità è la chiave per accrescere la competizione delle imprese e del territorio. La possibilità sarà dunque quella di scegliere prodotti e servizi sulla base della qualità ambientale, oltre che di promuovere un’immagine comune di regione sostenibile di cui beneficeranno tutti gli operatori».
I SOGGETTI che potranno infatti avvalersi del marchio sono, tra gli altri, aziende, imprese turistiche, attività commerciali e di ristorazione, istituti scolastici, enti locali, professionisti e costruttori edili. «I comportamenti ecosostenibili dovranno pertanto rispettare gli obiettivi europei del pacchetto clima energia ‘’20-20-20’’ e la lotta ai cambiamenti climatici attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 e l’utilizzo di impianti ad energia rinnovabile. La concessione di questo riconoscimento — hanno chiarito Lucio Caporizzi, direttore regionale alla programmazione, innovazione e competitività e Federica Lunghi, presidente della Green Innovation srl, azienda che si è aggiudicata la concessione e la gestione del marchio — avviene con la verifica di una serie di parametri (riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e dei consumi idrici, raccolta differenziata, energia da fonti rinnovabili) che permetterà di identificare con precisione il livello di ecosostenibilità raggiunto».