All’iniziativa hanno partecipato anche i sindaci di Pomarance, Loris Martignoni, e di Monterotondo marittimo, Alessandro Giannetti. Si tratta di un’iniziativa di riqualificazione architettonica e paesaggistica promosso da Enel negli impianti geotermici della Toscana, da sempre risorsa per la regione con 5 miliardi di chilowattora annui che coprono il 25 per cento del fabbisogno energetico toscano, ma anche valore aggiunto per il turismo di settore e di massa e per i cosiddetti usi plurimi con riflessi importanti in termini di sviluppo economico, teleriscaldamento e più in generale di crescita culturale e artistica dei territori geotermici.
L’illuminazione artistica di Sasso due va in questa direzione: fare della geotermia un patrimonio toscano, un’eccellenza in Italia e nel mondo per produzione di energia rinnovabile e per risorsa turistica. L’illuminazione della centrale è pensata per ridurre al massimo l’inquinamento luminoso e per far risaltare la torre refrigerante e in parte il cubo di lamiera stirata che riveste in parte l’edificio quadri. La torre refrigerante emette dal suo interno una suggestiva luce bianca, che si riflette sulle acque di precipitazione, e diffonde all’esterno la luce ambrata che dei fari proiettano sulla membrana iperbolica.
«L’ambizioso progetto — dice Ferrini — merita un plauso. E’ un esempio di sviluppo economico e rispetto dell’ambiente.
Questa illuminazione è la prima tappa del percorso turistico che nei prossimi mesi svilupperemo a Sasso Pisano».
