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L’Ordine dei geologi a Fano sulle prospettive di crescita

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Il fotovoltaico segna il passo. La geotermia nuova frontiera

Fonte: Corriere Adriatico

Autore: Corriere Adriatico

Fano La geotermia come nuova frontiera delle energie rinnovabili nelle Marche anche rispetto ad altre forme energetiche già introdotte sul territorio, come il fotovoltaico, spesso troppo d’impatto sul paesaggio marchigiano. Delle prospettive e delle possibilità di crescita di questa forma di energia ecosostenibile, il cui sviluppo è solo accennato nel Piano energetico ambientale regionale, si è discusso nel convegno “La Geotermia nell’ambito delle rinnovabili”, organizzato dall’Ordine dei geologi delle Marche al Teatro della Fortuna in collaborazione con l’Università di Urbino, il Comune di Fano e il Collegio provinciale dei Geometri di Pesaro e Urbino. “Secondo l’analisi dell’Ugi-Unione geotermica italiana – ha spiegato Enrico Gennari, presidente dell’Ordine dei geologi delle Marche -, gli utilizzi diretti della geotermia potrebbero crescere in Italia, entro il 2020, fino a otto volte rispetto ad oggi dal momento che non devono essere superate barriere tecnologiche. Le prospettive di crescita degli impianti di geoscambio con il sottosuolo dipenderanno, in gran parte, dalla definizione di un’idonea legislazione regionale, da politiche d’incentivazione pubblica e dalla diffusione di una cultura della risorsa geotermica come energia rinnovabile e sostenibile”. Nelle Marche, ha sostenuto Gennari, “si potrebbero prevedere impianti a bassa entalpia, cioè di geoscambio in cui lo scambio di energia avviene costantemente durante tutto l’anno a una bassa profondità di terreno”. I pregi della geotermia, ha aggiunto Gennari, “sono la produzione di energia pulita e zero impatto paesaggistico. Gli impianti vanno, però, con la necessaria attenzione in relazione alle caratteristiche fisiche e idrogeologiche del terreno. I geologi, quindi, si propongono come tecnici esperti, conoscitori della materia, valutatori della sostenibilità degli interventi ma anche progettisti delle soluzioni tecnologicamente più appropriate d’intesa con gli impiantisti e gli altri operatori del settore”. Daniele Farina, Ordine dei Geologi, ha sottolineato che “l’intento è quello di potenziare la collaborazione con la Regione Marche per la predisposizione di una normativa di settore che regoli e incentivi un impiego oculato e rispettoso dell’ambiente”.