La struttura è di 3000 mq di superficie espositiva, con 65 vasche per
circa 1000 m3 di acqua (divisa fra vasche espositive e curatoriali), 2
gallerie espositive e aule didattiche. Un acquario non solo attento
alla ricostruzione degli habitat naturali degli animali, alla loro
salute, ma anche all’ambiente e in particolare al consumo energetico
dell’intero edificio. Il “Cestoni”, infatti, è dotato di pannelli
fotovoltaici e solari. Ed è in cantiere uno studio sulla geotermia a
bassa entalpia per ottenere circa 60% di energia.
Un progetto, quello dell’acquario, che risponde alla necessità di
divulgazione scientifica e archeologica – grazie alla collaborazione
del Cibm (Centro Interuniversitario di Biologia marina) – ma anche
artistica, con le mostre momentanea che verranno allestite all’interno,
ambientale e sociale. Prevista anche una sede distaccata presso il
carcere dell’Isola di Gorgona dove sarà costituito un centro di studi e
di recupero di specie a rischio, gestito con i detenuti del carcere .
L’acquario, infine, rappresenterà anche un’occasione per implementare
il turismo in città.
Opera Laboratori Fiorentini S.p.a, l’aziende che si occupa della
realizzazione dell’acquario, ha aperto oggi i cancelli del cantiere
dell’Acquario per mostrare l’avanzamento dei lavori: sono state
realizzate tutte le opere di ampliamento e adeguamento necessarie per
trasformare una struttura che originariamente prevedeva uno sviluppo di
circa 600mq ad una di circa 3000mq, recuperando le aree precedentemente
adibite agli uffici. Tutto lo spazio sarà visitabile comprese le zone
“tecniche” dove verranno alimentati gli animali.
«Questo perché, anche se l’accesso in queste zone sarà su prenotazione,
– ci spiega Laura Stiattesi responsabile della parte scenografica del
progetto di Opera – un obiettivo del progetto è quello di
sensibilizzare il pubblico su come un acquario funziona nel rispetto
dell’ambientale e degli animali». Per sensibilizzare alle tematiche
ambientali, Opera riserva un ruolo fondamentale alla didattica
soprattutto per i bambini: non solo per far conoscere le specie di
pesci che popolano le acque dei caraibi, del mediterraneo o nei pressi
del porto mediceo (l’acquario infatti è diviso in varie aree tematiche)
o di particolari specie (esempio i coralli), ma anche per far conoscere
l’ambiente in cui gli animali vivono.
Particolare attenzione viene riservata alle sceneggiature che andranno
ad allestire non solo le vasche, ma anche i corridoi percorsi dai
visitatori. Dunque, utilizzo di particolari materiali scelti sulla base
delle esigenze dell’animale (esempio per i coralli saranno a base di
carbonato di sodio per ricreare il loro ambiente), sistemi chiusi con
integrazione di acqua marina e illuminazione che riproduce i raggi del
sole. E per i corridoi riservati ai visitatori, scenografie che
riproducono l’ambiente circostante delle acque e illuminazione fornita
da lampade a basso consumo energetico.
Inoltre, a corredo delle attività specifiche l’acquario fornirà servizi
di promozione turistica per generale flussi di visitatori: la struttura
labronica connetterà il sistema museale comunale con la rete regionale
nazionale. Sarà, infatti, dotato di uno sportello informativo delle
attività connesse al Polo Museale fiorentino, ai Musei senesi e ad
altri musei di importanza internazionale.