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L’idroelettrico tra “stop and go”

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Mentre Edison prosegue lo sviluppo dell’idroelettrico con due impianti sul fiume Adda, in Val d’Aosta una petizione boccia la centrale di Menouve

Fonte: Rinnovabili e territorio

Autore: Redazione

Il Gruppo Edison ha annunciato il potenziamento del proprio portafoglio di centrali idroelettriche con due nuovi impianti sul fiume Adda, uno a Pizzighettone (Cremona) ed uno a Maleo (Lodi). Il primo sarà di nuova realizzazione e completamente interrato e dunque pienamente integrato nel paesaggio circostante. Diverse le opere a beneficio del territorio e della fauna ittica dell’Adda che Edison svilupperà contemporaneamente alla realizzazione dell’impianto. Tra queste, il ripristino dell’area a valle della traversa e la cosiddetta “scala pesci”. La centrale da 4,5 MW entrerà in esercizio entro il 2016 e produrrà 17,5 GWh di energia elettrica, pari al consumo medio annuo di 5.800 famiglie.

Di fronte all’impianto di Pizzighettone, si trova la centrale di Maleo, appena acquisita dal Gruppo AGS (Alto Garda Servizi), con una potenza installata di 3 MW, in grado di produrre circa 15 GWh annui coprendo il consumo medio annuo di 5.000 famiglie. In esercizio dal 2003, anch’essa è pienamente integrata con il territorio circostante grazie alla sua struttura completamente interrata.

Produciamo energia elettrica da 130 anni e con questi nuovi impianti torniamo alle origini della nostra storia puntando sull’idroelettrico e, in particolare, sul fiume Adda che ha visto sorgere sulle sue sponde le nostre prime centrali – dice Bruno Lescoeur, amministratore delegato di Edison -. Con i due impianti di Pizzighettone e Maleo confermiamo la centralità che l’energia rinnovabile ha nella nostra strategia e mettiamo al servizio del territorio le risorse e le competenze specifiche che Edison è in grado di offrire”.

Se in Lombardia l’idroelettrico, quindi, sembra godere di buona salute e incentiva investimenti, occupazione e – last but not least – approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili, nella confinante regione della Val d’Aosta le cose non vanno altrettanto bene. Infatti le Amministrazioni Comunali di Etroubles e Saint-Oyen, in seguito all’avvenuto avviso di deposito studio impatto ambientale (da parte di GIERREVU s.r.l. di Aosta) relativo al progetto di realizzazione di nuova centrale idroelettrica sul torrente Menouve in località Quayes, nel comune di Etroubles, hanno accolto e sottoscritto una petizione di iniziativa popolare per opporsi alla sua realizzazione. La raccolta delle firme sarà parte integrante di un fascicolo di osservazioni tecniche che l’Amministrazione comunale di Etroubles presenterà agli uffici regionali competenti.

Gli oppositori al progetto della centrale chiedono che gli interessi principali della collettività (acqua alimentare, ambiente, territorio, agricoltura) vengano ritenuti più importanti dell’interesse dei privati e quindi da Ferragosto è iniziata la campagna per la raccolta delle firme che vedranno impegnati i rappresentanti delle istituzioni comunali e della società civile. Da sottolineare che la petizione è anche sostenuta dal circolo territoriale locale di Legambiente, come diramato da una nota stampa.