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L’evoluzione del solare passa per Milano

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Parla Luca Zingale, fondatore e direttore scientifico di The Innovation Cloud

Fonte: Italia Oggi

Autore: di Luisa Leone

Il venir meno degli incentivi comporta una profonda trasformazione del fotovoltaico. La confluenza di SolarExpo in The Innovation Cloud riflette questa tendenza. MF-Milano Finanza ne parla con Luca Zingale, fondatore e direttore scientifico di The Innovation Cloud.
Domanda. Perché SolarExpo è confluita nella «Innovation Cloud»?
Risposta. The Innovation Cloud nasce dal riconoscimento della rapidità con cui si evolvono le tecnologie energetiche e della caduta delle barriere fra rinnovabili ed efficienza energetica.
D. Un esempio?
R. Le imprese del fotovoltaico che con la fine del Conto Energia vedono ridursi il core business hanno cercato opportunità in altri campi. E oggi offrono illuminazione a led, climatizzazione elettrica con pompe di calore, controllo domotico dei consumi e (in un vicino futuro) sistemi di storage dell’energia solare prodotta per l’aumento dell’autoconsumo.
D. Chi troveremo fra gli stand?
R. Imprese, professionisti, fino alla costruzione degli impianti. Quest’anno si darà enfasi alle tecnologie elettriche, come eredità del nucleo espositivo storico che resta il fotovoltaico, ma in prospettiva si diversificherà sempre di più su rinnovabili termiche ed efficienza energetica.
D. Dopo la grande crisi, le aziende del solare saranno ancora protagoniste?
R. In fiera ci saranno circa 500 imprese nazionali e internazionali, di cui l’80% del fotovoltaico. E non deve stupire, visto che l’Italia mantiene una posizione di frontiera sulla grid parity, già raggiunta in vari segmenti di mercato. Anche senza incentivi ma con strumenti come lo scambio sul posto e le detrazioni fiscali l’Italia rimarrà tra i cinque maggiori mercati al mondo dopo Cina, Giappone, Usa e Germania, e davanti all’India. Tutti colossi economici e demografici.
D. Che si attende dall’edizione 2013?
R. Un serrate le fila dell’industria del solare. Molte aziende sanno che è un appuntamento imprescindibile per il business. Daremo loro molto sull’internazionalizzazione, l’incontro con la green finance, e la business intelligence. In tre giorni sono programmati circa 60 convegni nazionali e internazionali.
D. Ma gli operatori comprano?
R. Fanno business a tutto spettro: SolarExpo agevola anche il M&A di aziende e asset solari. Nelle partnership tecnologiche saranno siglati accordi tra aziende italiane, europee e asiatiche. Giapponesi e coreani sono molto avanti nello storage. Chiaro che il quadro macro non aiuta, ma la manifestazione non perde l’obiettivo di fare business. Saranno presenti in fiera molte delegazioni estere, provenienti da Paesi tra i più interessanti come Cile, Turchia, Romania, Ucraina, Sud Africa, Brasile. I capitali globali, inoltre, cercano opportunità in Italia e il M&A continuerà a crescere. Le nuove installazioni arriveranno a 2 Gw anche quest’anno.
D. The Innovation Cloud svolge anche funzioni di advocacy?
R. Da sempre siamo stati il motore dell’energia pulita. È fondamentale fare massa critica verso le istituzioni, visto che la nuova legislatura dovrà affrontare temi come gli obiettivi Ue per il 2020, la riduzione delle emissioni, l’e-mobility.