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L’energy independent farm come modello di azienda agricola moderna e tecno-logica

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Nell’ambito del convegno sugli Stati Generali dell’Efficienza Energetica si è svolta una consultazione pubblica dedicata alla promozione dell’efficienza energetica

Fonte: tekneco.it

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Al fatidico traguardo 20-20-20 non manca moltissimo tempo e nel processo di raggiungimento dell’obiettivo anche il settore agricolo gioca un ruolo fondamentale. L’agricoltura consuma circa il 17% di energia totale in Europa e il 30% a livello mondiale: si tratta di un settore importantissimo per l’efficienza energetica, ma di questo fino in fondo non c’è consapevolezza. Una delle soluzioni proposte è l’energy independent farm «Un modello di azienda agricola indipendente dai concimi chimici e dai derivati del petrolio che utilizza i processi a biomassa e biogas per ottenere in modo indipendente energia» ha dichiarato Ezio Veggia, Vice Presidente di Confagricoltura. «La via per l’efficientamento energetico in agricoltura dovrebbe essere, infatti, una via tecno-logica, dove non conta solo l’aspetto quantitativo, ma anche il riverbero positivo delle misure messe in atto su tutta la filiera» ha aggiunto, precisando, Federico Correale Santacroce, Settore Bioenergia e Cambiamento Climatico Veneto Agricoltura. Se n’è discusso ieri al Padiglione VINO A Taste of Italy all’ EXPO di Milano, che ha come tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, nell’ambito del convegno dedicato all’efficienza energetica nell’agro-alimentare e nell’agro-industria. L’appuntamento, realizzato in collaborazione con gli “Stati Generali dell’Efficienza Energetica”, un progetto di ENEA con la partnership di EfficiencyKNow, è la nona tappa dello Smart Energy Tour, un percorso di formazione organizzato da Smart Energy Expo, la manifestazione di Veronafiere dedicata all’efficienza energetica, la cui terza edizione è in programma dal 14 al 16 ottobre 2015. Alessandro Ortis, presidente degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica, ha introdotto i lavori dichiarando che «Considerata la crescente e giusta sensibilità dei nostri concittadini per una questione cruciale quale l’utilizzo efficiente delle risorse, ENEA ed EfficiencyKNow, hanno lanciato una consultazione pubblica dedicata alla promozione dell’efficienza energetica nel settore “agricoltura e filiera dell’agroalimentare”; ciò anche in vista della imminente “Conferenza sul Clima, Parigi 2015”».

L’agricoltura è protagonista del settore dell’efficienza energetica non solo perché consuma energia, ma anche perché la produce. Sono oltre 21.000 le aziende agricole italiane che producono energia rinnovabile, un numero che in soli tre anni è aumentato di circa sei volte. Ad affermarlo è il report Istat “La struttura delle aziende agricole” diffuso agli inizi di settembre (dati 2013 comparati al 2010). Mentre il numero totale delle aziende agricole e degli addetti risulta in flessione, cresce fortemente il numero delle aziende multifunzionali che si dedicano anche alla generazione di energia pulita, con prevalenza al Nord-Est. Inoltre, un numero sempre maggiore di aziende ricorre a produzioni con metodo biologico, sia per le coltivazioni sia per gli allevamenti (+4,7% nel complesso rispetto al 2010). Seppure importante, questa crescita non basta: il settore agroalimentare continua a consumare grandi quantità di combustibili fossili per la produzione di alimenti vegetali e animali. Il consumo di energia associata ad un chilogrammo di alimenti pronti per il consumo è compresa tra 2 e 220 MJ a seconda del tipo di alimento (animale o vegetale), della tecnologia di coltivazione, della lavorazione e del trasporto.

«L’efficienza energetica in agricoltura non è solo uno strumento per ridurre i costi di produzione ma un’opportunità di valorizzare i prodotti puntando sulla qualità ambientale e tecnologica. L’eccellenza deve essere l’obiettivo, ambizioso ma realistico, delle imprese del settore per essere competitive nel mercato globalizzato; per questo l’ENEA è impegnata a favorire e supportare il perseguimento di tale obiettivo attraverso la diffusione e l’applicazione delle tecnologie più avanzate» ha dichiarato Tullio Fanelli Vice Direttore Generale ENEA. Per ridurre le emissioni, risparmiare energia e migliorare la competitività del comparto è fondamentale considerare l’intera filiera agro-alimentare e dell’agro-industria, dalla produzione primaria alla distribuzione del prodotto finale, identificando le soluzioni innovative per i diversi componenti dell’intera filiera. Per realizzare tale obiettivo, è necessario valutare i diversi processi in termini di consumo energetico e proporre soluzioni agro-zootecniche e agro-industriali avanzate capaci di ridurre i costi del consumo di energia. «Il passaggio ad una nuova cultura dell’efficienza potrà avvenire soltanto attraverso la capacità degli imprenditori di fare impresa “più efficiente”, che si alimenta dell’humus della cultura industriale di un paese. Oggi i più grandi gruppi industriali mondiali hanno una visione a lungo termine, in cui la generazione distribuita, le rinnovabili, l’efficienza, e la gestione in rete dei flussi coinvolgeranno tutti, anche la piccola impresa agricola. Che deve quindi essere sostenuta da nuove leve finanziarie e da un quadro regolatorio stabile ed efficace» ha affermato Luca D’Apote, Responsabile Servizi Energia Coldiretti.

L’efficienza energetica è lo strumento più conveniente per ridurre i costi energetici di famiglie e aziende, per abbattere le emissioni nocive all’ambiente, per attenuare la grave dipendenza energetica nazionale dall’estero e per migliorare la sicurezza complessiva di sistema. «Essa garantisce inoltre interessanti ritorni economici ed occupazionali dagli investimenti relativi, nonché più competitività e sviluppo per le imprese» ha concluso Marco Pezzaglia, Founding Partner EfficiencyKNow. Le risposte alla consultazione potranno essere inviate fino al 9 ottobre, collegandosi al sito www.statigeneraliefficienzaenergetica.it. I risultati, le analisi e le proposte derivanti della consultazione saranno messi subito a disposizione di tutti i partecipanti: operatori, istituti di ricerca, istituzioni, professionisti che intendono impegnarsi, con idee ed iniziative sempre più efficaci, a favore di un vero “sviluppo sostenibile”.