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Le “Terre dal Cuore Caldo” si danno uno Statuto a Expo2015

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Le “Terre dal Cuore Caldo” sono una realtà, anche sulla carta, e non solo nei propositi. Giovedì 18 Giugno, infatti, nel corso di una cerimonia suggestiva è stato firmato lo statuto e l’atto costitutivo di una associazione che vuole rappresentare tutte i territori di origine vulcanica.

Fonte: Greenreport

Autore: Greenreport.it

Le “Terre dal Cuore Caldo” sono, nelle parole di Energeo Magazine, rivista che si è fatta promotrice dell’associazione, “caratteristici luoghi di origine vulcanica che rappresentano formidabili laboratori dove è possibile imparare le Scienze della Terra”

 

L’idea di Energeo Magazine è stata così vicina al nostro ‘core business’” ha detto Sergio Chiacchella, direttore generale di CoSviG, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche “che abbiamo voluto farla anche nostra”.

Non a caso,” ha continuato “il nostro Consorzio è espressione di quei territori toscani che hanno nella geotermia un fortissimo tratto caratterizzante e ci è sembrato naturale un percorso comune con territori che condividono -in vari modi- questa stessa preziosa risorsa”.

Dello stesso avviso anche il professor Aurelio Angelini, numero uno in Italia di UNESCO. “I territori vulcanici rappresentano una grande potenzialità in Italia” ha detto “Pensiamo all’Etna, alle Eolie, che sono già beni iscritti all’UNESCO, ma anche a territori come ad esempio Larderello che sono stati, sono e saranno un esempio per il mondo intero”.

In questo senso” ha poi concluso “questa associazione ha un enorme potenziale”.

Un progetto, quello dell’Associazione delle Terre dal Cuore Caldo che non ha confini limitati, ma segue un fil rouge di calore che attraversa l’Italia da Nord a Sud: sei regioni italiane, rappresentate da Parchi Naturali, associazioni onlus, enti locali, cooperative, descrivono un panorama associativo variegato e complesso ma assolutamente aperto e inclusivo.

La biodiversità nei territori vulcanici si sviluppa in maniera del tutto particolare rispetto alle altre aree” ha sottolineato la vicepresidente di SlowFood Francesca Rocchi intervenuta al dibattito che ha preceduto la firma dello statuto e dell’atto costitutivo.

Ed è importante per noi di SlowFood entrare in contatto con realtà che vivono la produzione alimentare in maniera sostenibile”. Riferimento poi esplicitato alla Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili della Toscana, formata da imprenditori agricoli che utilizzano nei processi produttivi dei loro alimenti energia rinnovabile.

Occorre,” ha detto ancora Francesca Rocchi “che fare rete, costruire network operativi, sia importante per riuscire a lavorare insieme per un futuro sostenibile”.

Un futuro alla cui costruzione questa associazione può sicuramente contribuire.