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Le strategie ambientali dei comuni, dal progetto smart cities al protocollo di Kyoto

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Città intelligenti e risparmio energetico, ecosindaci in campo

Fonte: Italia Oggi

Autore: Antonino D’Anna 

Comuni sempre più verdi, realtà intelligenti e innovative, città che si candidino ad essere realtà europee nell’ambito della strategia comunitaria «Smart Cities» : tre obiettivi che Anci si è data in tema di energia e ambiente e sui cui concentra gli sforzi in supporto dei comuni. L’innovazione verde è uno dei temi principali di cui si discute nel corso dell’Assemblea Anci di Padova.

Ecosindaci e Kyoto. Il primo binario su cui si muove l’Anci è il Patto dei sin­daci, lanciato dall’Unione europea nel 2008 nell’ambito del piano SEE (Sustai­nable Energy Europe) per coinvolgere attivamente le città europee nel percor­so verso la sostenibilità energetica ed ambientale entro il 2020. Un’iniziativa, coordinata dal ministero dell’ambiente che dalle 28 città italiane presenti alla cerimonia del Patto (Bruxelles, 10 feb­braio 2009) a tutt’oggi ha visto l’adesio­ne di 545 comuni che, sia pure senza dotazione finanziaria diretta, raccolgo­no su base volontaria la sfida lanciata dal patto: predisporre un piano di azio­ne con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l’efficienza energetica e attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razio­nale dell’energia. Il SEE ha tra i suoi obiettivi quello di accrescere la consa­pevolezza e modificare la produzione e l’utilizzo dell’energia nell’ottica anche del raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto.

Convenzione Anci-Minambiente. La presenza dell’ Anci in questo settore si fa sentire. Ne è un esempio la conven­zione dell’Associazione con il ministero dell’ambiente sul Poi energia, che stabilisce quattro azioni per i comuni delle re­gioni dell’Obiettivo convergenza (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia): realizzare interventi di diagnosi energetica sul pa­trimonio comunale; interventi di diagno­si energetica delle strutture sanitarie; predisporre uno studio di fattibilità e progettazione di massima di interventi esemplari presso grandi impianti sporti­vi; svolgere infine attività di attuazione e accompagnamento che supportino l’at­tuazione degli interventi definiti.

Edifici pubblici sicuri. Accanto a questi obiettivi, la direttiva Ue 28/2009 e la direttiva 31/2010 si traducono in impegni precisi. È dunque necessario, per la Convenzione, svolgere una rico­gnizione e valutazione sotto il profilo energetico delle condizioni delle strut­ture edilizie pubbliche comunali e la loro .. diagnosi energetica e certificazione, que­sto per permettere la realizzazione de­gli interventi. Una ricognizione analoga dovrà essere fatta anche per le strutture sanitarie. Un altro settore di intervento riguarda le strutture sportive, che dovranno essere valutate individuando interventi in grado di migliorarne l’ef­ficienza energetica metterle in grado di produrre anche fonti rinnovabili; il tut­to insieme alla messa in sicurezza degli impianti, dotazioni come quella per la raccolta differenziata dei rifiuti ed una riqualificazione a livello estetico.

Banca dati e partecipazione. Per il monitoraggio delle azioni sarà costituita una banca dati delle esperienze a livello europeo e Anci si occuperà di accompa­gnare i comuni come il supporto tecnico per la partecipazione ai bandi, la realiz­zazione di analisi di fattibilità tecniche e di progettazione esecutiva, trasmissione di informazioni specifiche e documenti standard (come le delibere-tipo). Tra gli obiettivi da raggiungere non manca il coinvolgimento della popolazione, ma­gari con uno sportello virtuale, per fa­vorire la partecipazione a queste azioni. La Convenzione si propone di facilitare la definizione delle risorse aggiuntive e della partnership tra pubblico e priva­to per la realizzazione degli interventi, coinvolgendo soggetti e :filiere d’imprese locali e università.

Il protocollo con Acri. Anci ha sigla­to, a giugno di quest’anno, un protocollo d’intesa con Acri (Associazione che rap­presenta le Fondazioni di origine ban­caria) per la promozione, presso i propri associati, dello sviluppo di progetti e ini­ziative per l’educazione e la formazione ambientale, tutela e valorizzazione delle biodiversità, promozione del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.

Un protocollo che stabilisce la condivisione comune degli obiettivi di tutela dell’ambiente, la promozione di stili di vita sostenibili. E se l’Acri si impegna, tra l’altro, a sollecitare le Fondazioni alla destinazione di risorse economiche per queste iniziative e sviluppare pro­getti e iniziative congiuntamente ai comuni,I’Anci si propone di sensibilizzare questi ultimi alla buona gestione degli edifici pubblici e l’adozione di condotte di risparmio energetico,.

Smart cities. Il terzo binario su cui si muove l’attività dell’Anci è il progetto Smart Cities. La dotazione finanziaria al momento è di 10-12 miliardi di euro ­per i prossimi dieci anni, Anci promuove l’evoluzione dei comuni in maniera so­stenibile e intelligente con l’inserimento degli smart services, servizi innovativi dedicati ai cittadini, nella programma­zione comunale.