Arriva l’ora dell’efficienza energetica, la fonte di energia più abbondante e a buon mercato che abbiamo a disposizione. Un primo accenno l’abbiamo avuto dal Quinto Conto Energia: incentiva il fotovoltaico, ma obbligherà tutti gli impianti costruiti su edifici a presentare una certificazione con le indicazioni precise degli interventi da fare per migliorare la prestazione dell’immobile.
Poi è arrivata la Strategia energetica nazionale, tratteggiata per la prima volta dal ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera in Senato. Qui l’efficienza energetica sta al primo punto fra i cinque elencati come prioritari per il governo. Un segnale inequivocabile che qualcosa si sta muovendo. Sull’efficienza, ha detto Passera, «possiamo e vogliamo perseguire una vera leader ship industriale nel settore».
Come? Passera indica quattro -linee d’intervento: le normative ad hoc per migliorare gli standard di edifici e apparecchiature; l’enforcement delle norme; la sensibilizzazione dei consumatori e la revisione degli incentivi. Ad oggi, l’unico bonus che stimola l’efficienza energetica è la detrazione fiscale del 55% sulle riqualificazioni. Ma dall’anno prossimo la detrazione scenderà al 36%.
Per la modernizzazione del sistema, dice Passera, servirà una strategia energetica, chiara, coerente e condivisa, che «inizieremo a discutere con tutti gli attori rilevanti in estate». «Con l’efficienza energetica potremmo tagliare i consumi corrispondenti a 20 milioni di tonnellate di petrolio all’anno», spiega Andrea Gemme, presidente di Confindustria Anie. «L’impatto economico complessivo di una politica di incentivazione coerente potrebbe sfiorare i 15 miliardi di euro da qui al 2020, valutando sia l’onere sullo Stato, sia la valorizzazione dell’energia risparmiata», precisa Gemme.
Conti
In pratica, in base allo studio di Anie, adottando iniziative che tendano a stimolare il mercato verso l’efficienza energetica nei vari ambiti si potrebbero muovere 130 miliardi di euro .di investimenti e creare 1,6 milioni di posti di lavoro, con un risparmio complessivo di 20 milioni di tonnellate di petrolio. Come dire togliere 23 milioni di – automobili dalle strade italiane.
L’International Energy Agency, da parte sua, definisce l’efficienza energetica «il combustibile nascosto del futuro» e sostiene che potrebbe avere un peso determinante nella lotta globale alle emissioni che alterano il clima: se sfruttata a fondo, potrebbe abbatterle del 71 % da qui al 2020, contro appena il 18% attribuito alle fonti rinnovabili. In un Paese dove la maggior parte degli immobili sono in classe G, con un dispendio energetico di oltre 160 kilowattora per metro quadro per anno, questa sarebbe un’occasione preziosa per mettere mano al problema.
E una grande opportunità di business, visto che la riqualificazione degli immobili è l’unico segmento dell’edilizia che mostra ancora qualche segno di vita: In base agli ultimi dati diffusi dal Cresme, nel 2011 gli investimenti destinati alle nuove costruzioni non hanno superato i 60 miliardi, mentre la manutenzione ne ha messi a segno 108.
Costruzioni
Tradotto in percentuali, significa che gli investimenti nelle nuove costruzioni contano ormai solo per il 37% del mercato (e ancora di meno, al 31%, se si tolgono le realizzazioni per il fotovoItaico).
Sull’efficienza in edilizia siamo già stati messi in mora da Bruxelles: a fine aprile la Commissione ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia Ue per non essersi pienamente conformata alla direttiva del 2002 sul rendimento energetico nell’edilizia. Le distorsionI del mercato italiano, del resto, sono sotto gli occhi di tutti.
E’ vero, infatti, che dal primo gennaio è obbligatorio per chi vende o affitta un immobile dichiarare la classe energetica di appartenenza, ma è anche vero che dilagano gli attestati offerti da sedicenti certificatori senza neanche vedere l’immobile, via email e a prezzi stracciati.
Corriere della Sera
Ora il mattone deve tingersi di verde
Quanta energia sprecata. «Abbiamo fatto un’indagine su un campione di 4.367 famiglie. Il 79,2% degli edifici censiti è stato costruito prima del 1980, quasi la metà degli impianti termoidraulici installati (49,5%) è stata realizzata prima del 1990 e 1’81,5% delle abitazioni è caratterizzato da un livello di isolamento termico valutato dagli inquilini come medio o scarso. Insomma il potenziale per migliorare e risparmiare sulla bolletta è enorme».
Priorità
Per Luca Dal Fabbro, amministratore delegato e socio di riferimento di Domotecnica, l’efficienza energetica rappresenta il core business, più ancora di quando era in E.on, l’operatore elettrico più attento a valorizzare il risparmio di energia dei clienti. L’indagine, svolta fra il 2009 e il 2011, rende ben l’idea di quanto ci sia ancora da fare in questo campo: «La vera sfida oggi rendere più efficiente il patrimonio immobiliare, visto che circa la metà dell’energia consumata viene sprecata: in prima battuta bisognerebbe quindi pensare ad un piano concreto di supporto economico alla riqualificazione degli edifici e in un secondo momento focalizzare l’attenzione agli incentivi sulle rinnovabili», spiega Dal Fabbro, che è stato appena eletto vice presidente e direttore area energia di Aiget, l’Associazione italiana dei grossisti di energia e dei trader.
Proprio in questi giorni, Domotecnica si è alleata con Bnl per offrire alle aziende della propria rete nazionale di franchising una serie di facilitazioni per l’accesso al credito.
Nuove offerte
Si stanno muovendo a favore dell’ efficienza energetica anche gli operatori elettrici, sia sul fronte delle utenze domestiche sia per le imprese. Ad esempio la nuova offerta Kon per il mercato residenziale, E.on Vantaggio Casa Efficiente, oltre a garantire un prezzo bloccato della componente energia per 2 anni, permette di determinare la classe energetica della propria abitazione, ottenendo la certificazione Ace, obbligatoria dal primo gennaio per le transazioni immobiliari e per avere diritto alle detrazioni fiscali del 55%.
Grazie alla certificazione è possibile sapere con quali criteri di efficienza energetica è stato costruito l’ edificio e conoscerne di conseguenza il consumo energetico, oltre a utili indicazioni per migliorarlo.
Enel Energia si è alleata con Schneider Electric per abbinare alla fornitura di energia servizi di efficienza energetica. Dalla seconda metà del 2012 verranno lanciati prodotti che consentiranno ai clienti della società di Viale Regina Margherita di beneficiare di soluzioni tecnologiche pensate per gestire autonomamente i propri consumi di energia, con una riduzione degli sprechi fino al 30 per cento.
L’accordo prevede la messa sul mercato di un’offerta dedicata ai clienti del segmento business per la fornitura di energia, abbinata a soluzioni di monitoraggio remoto dei cosumi. A queste si aggiungono le offerte per la pubblica amministrazione, con la possibilità di disporre di strumenti e soluzioni per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e risparmio energetico richiesti dalla normativa.
Nel pubblico
Nell’ambito della pubblica amministrazione, il ministero dell’Ambiente ha appena ammesso al finanziamento, interventi di efficientamento energetico per 100 milioni di euro da realizzare su scuole, municipi, strutture sportive ed altri edifici pubblici in 84 comuni del Sud, attraverso i fondi strutturali della programmazione 2007-2103.
«Gli investimenti per l’efficienza energetica – ha detto il ministro Corrado Clini – rappresentano il primo, fondamentale tassello della transizione verso economie locali a bassa intensità di carbonio, strutturando sistemi territoriali in grado di trainare la green economy. Questi interventi inoltre innescano processi virtuosi presso le pubbliche amministrazioni che possono accedere alle risorse solo proponendo progetti di elevata qualità e mettendo in campo adeguate soluzioni tecniche e amministrative» .
Al bando hanno risposto oltre 700 comuni, proponendo interventi di efficientamento energetico