La delibera recentemente approvata dall’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas introduce una revisione complessiva della regolazione tecnica di settore: abroga e sostituisce con un nuovo allegato “A” quello precedente (allegato alla delibera n. 103/03) con decorrenza dal 1 novembre 2011 e, costituisce le nuove linee guida sui certificati bianchi per l’efficienza energetica.
I certificati bianchi o titoli di efficienza energetica (TEE), introdotti per la prima volta nel 2005, hanno l’obiettivo di promuovere l’efficienza e il risparmio negli usi finali dell’energia.
In particolare, i TEE sono stati concepiti per certificare il raggiungimento degli obiettivi di risparmio che le imprese distributrici di energia elettrica e gas hanno l’obbligo di conseguire attraverso interventi e progetti per accrescere l’efficienza energetica dei loro clienti.
Il loro avvio, la regolazione tecnica ed economica del meccanismo e la sua gestione complessiva sono affidate all’Autorità per l’energia elettrica e il gas, che valuta i progetti con l’ausilio tecnico dell’Enea e autorizza il gestore del mercato elettrico (GME) all’emissione dei certificati bianchi in quantità pari ai risparmi certificati.
In pratica hanno il valore di titoli che le aziende che hanno l’obbligo di conseguire un risparmio energetico ottengono in numero equivalente al loro obiettivo obbligatorio e che devono presentare ogni anno all’Autorità per dimostrare di averlo raggiunto.
I titoli sono assegnati alle aziende di distribuzione di elettricità e gas, alle società controllate dai distributori di energia, alle società operanti nel settore dei servizi energetici e ai maggiori consumatori di energia.
Il sistema è regolato attraverso le linee guida dell’Autorità che indicano i criteri su cui impostare le attività di presentazione delle richieste di verifica e certificazione dei risparmi energetici conseguiti grazie ai progetti realizzati dalle aziende che vi sono sottoposte. Le linee guida indicano, inoltre, come effettuare il calcolo dei risparmi energetici conseguiti dai progetti messi in atto e certificano i risparmi ottenuti tramite l’emissione di corrispondenti titoli di efficienza energetica.
Queste nuove linee guida pubblicate dall’Autorità, partono dall’esperienza conseguita nei primi sei anni di funzionamento del sistema e adeguano le regole al nuovo quadro normativo; in particolare alle strategie definite nei piani nazionali per le fonti rinnovabili e per l’efficienza, per dare seguito a quanto previsto dal pacchetto europeo 20-20-20.
Le nuove linee guida introducono, quindi, alcune novità rispetto al passato e rendono più conveniente, oggi, la presentazione di progetti di efficienza energetica con lo scopo di garantire maggiori ritorni in efficienza con incentivi più equilibrati per chi investe.
Tra le novità introdotte vi è un coefficiente di durabilità che consente di assegnare un numero maggiore di TEE ai progetti che non solo garantiscono risparmi energetici ma lo fanno nel corso di molti anni. In pratica viene svincolato il meccanismo di incentivazione dalla “vita utile” dell’intervento -sino ad ora utilizzato- che nella gran parte dei casi è diversa dalla “vita tecnica” effettiva delle tecnologie installate, premiando gli interventi che generano risparmi energetici per un numero di anni superiore a quello convenzionale legato alla vita utile. Un’altra novità riguarda la taglia dei progetti che potranno essere incentivati: l’ammissione al rilascio dei titoli sarà, infatti, possibile anche per progetti di taglia molto inferiore a quanto avvenuto fino ad oggi.
Per raggiungere l’obiettivo di promuovere l’efficienza energetica e di un’offerta qualificata dei servizi energetici tra le linee guida è stata introdotta anche la pubblicazione sul sito internet di informazioni aggiuntive in relazione alle società di servizi energetici che hanno ottenuto i TEE, includendo anche quelle relative agli ambiti d’intervento e all’eventuale ottenimento della certificazione da parte delle Società di servizi Energetici (E.S.Co). Un’iniziativa che potrà senza dubbio servire a fare maggiore chiarezza nel settore dell’efficienza energetica.
