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Le concessioni geotermiche non trovano spazio nel Milleproroghe

Le due proposte emendative che dilazionavano la scadenza al 2039 non sono state approvate

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Le due proposte emendative che dilazionavano la scadenza al 2039 non sono state approvate


Entro lunedì 28 febbraio dovrà concludersi al Senato l’iter di conversione in legge del decreto Milleproroghe, ma la proroga delle concessioni minerarie su cui si basa la produzione geotermoelettrica toscana non ci sarà. Il testo approvato alla Camera lunedì 21 febbraio non lo prevede: al momento resta dunque vigente la scadenza delle concessioni fissata al 2024.

Un mese fa, esponenti sia del Partito Democratico sia della Lega avevano annunciato l’introduzione di proposte emendative per sostenere la necessità di proroga delle concessioni, che sono state poi effettivamente presentate alla Camera nelle commissioni riunite I-V, sotto forma di due interventi identici nel testo ma con proponenti distinti.

Sia la proposta emendativa 11.65 (firmata da Manfredi Potenti ed Elena Lucchini) sia la proposta 11.89 (avanzata da Stefano Ceccanti, Lucia Ciampi, Susanna Cenni, Luca Sani, Laura Cantini, Rosa Maria Di Giorgi e Umberto Buratti) chiedevano di intervenire sull’articolo 5 del decreto Milleproroghe, chiedendo una proroga delle concessioni geotermiche «al massimo sino al 31 dicembre 2039, in connessione ai piani di investimento pluriennale programmati e agli ammortamenti degli impianti e degli investimenti effettuati, in corso e programmati previsti in tali piani di sviluppo e sulla base delle linee guida da adottarsi dalle regioni entro novanta giorni».

Gli emendamenti però non sono stati approvati, e infatti non sono presenti nel testo approvato dalle commissioni e in seguito dall’aula della Camera.

«Non conosco nel dettaglio le motivazioni per cui non è stato accettato l’emendamento nel Milleproroghe – commenta il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Antonio Mazzeo – ma sono certo che il senatore Parrini l’ha ripresentato al Senato, sulla conversione del decreto Sostegni-ter. Siamo in attesa di sapere se il ministero della Transizione Ecologica (MITE) darà parere positivo: politicamente stiamo lavorando perché ciò avvenga».

La geotermia rappresenta infatti una risorsa mineraria che è patrimonio indisponibile dello Stato, con il rilascio delle concessioni che è sì delegato alle Regioni ma con modalità fissate da leggi nazionali.

«Al di là dell’importante supporto di tutti i sindaci – aggiunge il primo cittadino di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine – vorrei fare un ringraziamento ai presidenti Giani e Mazzeo. L’emendamento è anto su iniziativa della Regione Toscana e dei parlamentari del Partito Democratico, che poi hanno trovato convergenze con la Lega. L’emendamento è stato cassato per motivazioni tecniche, cioè che non si può prevedere una proroga ora su una concessione che scadrà nel 2024. Sempre i soggetti di cui sopra proveranno a reinserirlo, alla luce delle indicazioni avute, come detto da Mazzeo».