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Le Colline Metallifere partecipano al bando PNRR per le prime Green Communities

Avanzate richieste per 4,2 mln di euro. Verruzzi: «Voglio ringraziare tutti gli enti partecipanti e le loro strutture, che in tempi record hanno armonizzato il progetto»

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Avanzate richieste per 4,2 mln di euro. Verruzzi: «Voglio ringraziare tutti gli enti partecipanti e le loro strutture, che in tempi record hanno armonizzato il progetto»


Il Piano Nazionale di Recupero e Resilienza (PNRR) mette a disposizione 135 mln di euro a livello nazionale per costituire le prime 30 Green Communities, favorendo lo sviluppo sostenibile e resiliente dei territori rurali e di montagna che vogliono sfruttare in modo equilibrato le ricchezze di cui dispongono: in primis acqua, boschi, paesaggio.

I soggetti istituzionali che compongono le Colline Metallifere grossetane hanno risposto al bando PNRR, avanzando una proposta progettuale alla presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevede molti progetti tutti improntati alla green economy, la mobilità dolce e la sostenibilità, per una richiesta di 4,2 milioni di euro.

Tale proposta è stata elaborata grazie alla sinergia tra Unione dei Comuni montana Colline Metallifere (capofila), il Parco Nazionale delle Colline Metallifere grossetane, i sette Comuni che ne fanno parte (Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada, Scarlino) e il Consorzio di Bonifica Toscana Costa n. 5.

Si tratta di una proposta che punta dunque ad accelerare lo sviluppo sostenibile di territori che hanno già compiuto passi importanti in questa direzione.

Si pensi in primo luogo alla produzione di energia rinnovabile da fonte geotermica, che vede protagonisti due Comuni ricadenti nell’area del Parco nazionale delle Colline metallifere grossetane – Monterotondo Marittimo e Montieri –, e alle naturali manifestazioni del calore della terra che hanno plasmato il geoparco UNESCO delle Colline Metallifere, all’interno del quale da pochi mesi ricadono anche altri tre importanti Comuni sede d’impianto geotermico (Castelnuovo Val di Cecina, Pomarance e Radicondoli).

«Voglio ringraziare tutti gli enti partecipanti e le loro strutture – dichiara Nicola Verruzzi, presidente dell’Unione dei Comuni –, che in tempi record hanno armonizzato il progetto e predisposta tutta la documentazione. Ricordo che i tempi erano molto stretti e il bando è molto complesso. Se tutto andrà a buon fine, come ci auguriamo, raggiungeremo l’obiettivo di creare una Green Community su questo territorio, una delle prime esperienze del genere in Italia. Oltre a questo resterà l’esperienza di un lavoro di squadra importante che ha messo in luce la nostra capacità di costruire sinergie e progettualità su temi cruciali per il nostro futuro come lo sviluppo sostenibile, il risparmio energetico e l’utilizzo virtuoso delle risorse naturali».

Tra i molti progetti inseriti nel bando spiccano infatti la gestione integrata e certificata del patrimonio forestale e delle risorse idriche; la produzione di energia da fonti rinnovabili, come nel caso dell’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici presenti nei sette Comuni; lo sviluppo di un turismo sostenibile con la costruzione di ponti ciclopedonali lungo il tracciato dell’itinerario culturale Via delle città etrusche; lo sviluppo di un sito web dedicato alla promozione turistica e agroalimentare; la realizzazione di un bike point presso la casa cantoniera Rondelli a Follonica; il percorso ciclopedonale su argine canale allacciante Bagno di Gavorrano-Puntone; la realizzazione impianto utilizzo acque reflue Campo Cangino; il ripristino Fonte al Tordino; la ricarica della falda Val di Molina/Pian d’Alma; l’implementazione del marchio UNESCO Geofood per la commercializzazione dei prodotti di filiera corta; l’efficientamento energetico di borghi e frazioni, un progetto pilota per lo sviluppo dell’accoglienza diffusa.

«Mettiamo a frutto con questo bando un lavoro già svolto in tanti anni – conclude Lidia Bai, presidente del Parco –, e nella sua elaborazione ci siamo resi conto come ogni Comune si era già messo in moto con progetti propri e competenze. Con l’Unione dei Comuni abbiamo messo insieme tutte queste proposte in un progetto generale che ci permetterà, se il bando sarà finanziato, di prenderci una bella fetta di futuro».