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Le Colline del vapore toscane viste dalla Borsa internazionale del turismo

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La geotermia secondo la Regione «potrebbe essere l’elemento aggregante, unificante da cui partire per poi svolgere un lavoro di promozione turistica quotidiano, accurato e capillare»

Fonte: greenreport.it

Autore: Luca Aterini

Il XXI Rapporto sul turismo italiano presentato oggi dal Cnr alla Borsa internazionale del turismo di Milano (Bit 2018) mostra come il settore rappresenti già – nonostante le numerose potenzialità inespresse – un punto cardine dell’economia italiana: nel 2016 i consumi turistici in Italia sono stati pari a 93,9 miliardi di euro, il valore aggiunto generato si è attestato su 103,6 miliardi di euro (oltre il triplo di quello nel settore agro-alimentare e oltre quattro volte la ricchezza generata da tessile e abbigliamento) mentre il numero degli occupati ha superato i 3,2 milioni (il 13,2% dell’occupazione nazionale). Se questi sono numeri che pesano per l’economia nazionale, in Toscana pesano ancora di più: circa il 70% delle presenze straniere si concentra in sei regioni, e la nostra con il 12% è la seconda in classifica dopo il Veneto (22%), tallonata da vicino dalla Lombardia (11,2%).

Per questo è importante consolidare il primato dei luoghi universalmente noti – come Firenze – ma ancor più saper attrarre turisti in quelle aree che non hanno ancora dispiegato tutto il loro potenziale, e dove la presenza turistica può ancora crescere senza congestionare il territorio e i suoi abitanti. È in questo filone che s’inserisce la presentazione – avvenuta proprio ieri, sempre alla Bit di Milano –  della guida turistica Toscana – Colline del vapore: quella Toscana punteggiata di borghi, con una cultura che non è fatta solo di eventi ma anche di modi di vivere, di essere, di mangiare, di accoglienza e di sorrisi, dove si può ogni giorno scoprire qualcosa di nuovo.

Protagonista della guida è il cuore geotermico della Toscana, che si colloca all’interno di un piccolo territorio distribuito tra le province di Grosseto, Pisa e Siena, e che ha già trovato nel turismo un importante motore economico: sono circa 120.000 le presenze turistiche all’anno registrate nel comprensorio definito “geotermico”, di cui oltre la metà dovute proprio al solo turismo “geotermico” in senso stretto.

Colline del vapore è dunque «una guida che vuole essere diversa – come ha spiegato Enrico Caracciolo, uno degli autori, durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta nei giorni scorsi a Firenze – Proponiamo racconti di un territorio, senza volerne essere giudici. Vogliamo che sia un testo utile non solo al turista, ma anche a chi su quel territorio vive, perché è la popolazione locale il vero valore aggiunto: le persone sono parte di un territorio, ne costituiscono l’anima vitale, il bagaglio di esperienze che può fare la differenza. In questo dobbiamo ringraziare le amministrazioni locali e CoSviG (il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, ndr) con cui abbiamo potuto lavorare partendo dal basso, cercando di fare un lavoro che non avesse a che fare con i massimi sistemi – come spesso accade purtroppo – ma cercando di seguire un percorso di operatività e praticità».

Per promuovere al meglio i territori le amministrazioni comunali di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Radicondoli e Montieri hanno dunque coinvolto l’azienda Viatoribus nella realizzazione di un prodotto editoriale che andasse oltre il visibile, e raccontasse l’unicità dei luoghi.

«Il lavoro svolto con Viatoribus e con le amministrazioni locali è stato intenso, ma anche appassionante – conferma Loredana Torsello, responsabile dei Progetti strumentali e complessi di CoSviG – e può riassumersi nella volontà di dare concretezza a progetti, aspirazioni, sogni di un territorio che vuole emergere, ma senza perdere la propria specificità e la propria natura intrinseca. Questo territorio è un vero e proprio unicum, e come tale dovrebbe essere raccontato. In questo senso non solo la guida che stiamo presentando sembra andare nella direzione giusta, ma sembra anche un ottimo strumento per consentire una maggiore condivisione della storia, della cultura, della gastronomia, delle esperienze anche da parte degli stessi abitanti dell’area che si trovano, solo per un caso magari, al di là di un confine formale come un comune oppure una provincia. Come CoSviG cerchiamo di essere, da questo punto di vista, un elemento aggregante, anche cercando di favorire, per quanto ci è possibile, progetti di area, che vedano la compartecipazione di una pluralità di soggetti».

La guida – realizzata in formato bilingue italiano ed inglese, e anche in formato digitale – rappresenta un racconto dove il filo conduttore è l’energia, ideale fil rouge che attraversa i secoli a lasciare la propria impronta sui territori. E proprio l’energia, quella geotermica, potrebbe essere il tratto caratterizzante di un progetto turistico d’area in partnership con la Regione Toscana.

«Con le nuove normative stiamo dando una nuova forma al settore turistico in Regione – ha infatti concluso Stefano Romagnoli, dirigente del settore Promozione economica, legislazione turismo e commercio – nel caso in esame la geotermia, il vostro vapore, potrebbe essere l’elemento aggregante, unificante da cui partire per poi svolgere un lavoro di promozione turistica quotidiano, accurato e capillare di cui noi, come Regione, vorremmo essere assolutamente parte, mettendo a vostra disposizione i nostri strumenti, le nostre energie, le nostre competenze».